La dieta mediterranea rimane sempre il miglior modello di alimentazione per prevenire il diabete di tipo 2 o per tenerlo sotto controllo quando già sia insorto. Torna sull’argomento il diabetologo Giorgio Sesti, già presidente della Sid, e attuale presidente della Fondazione Diabete e Ricerca, in un intervento rilasciato in occasione della recente Giornata mondiale del diabete.

Il diabetologo Giorgio Sesti: la dieta mediterranea, basata sull’introito di alimenti ricchi di fibre, provenienti da ortaggi, frutta e cereali non raffinati, e povera di grassi di origine animale, è stata ampiamente studiata e ha dimostrato i suoi benefici sia sul controllo del diabete sia sul rischio cardiovascolare.

L’alimentazione -dice infatti il professor Sesti- è una delle pietre miliari nella prevenzione e nel trattamento del diabete tipo 2. Essa ha come obiettivo non solo il miglioramento del controllo glicemico e degli altri fattori di rischio cardiometabolici, ma anche la riduzione delle malattie cardiovascolari. È di fondamentale importanza fornire, alle persone con diabete e agli operatori che di queste si occupano, evidenze solide, che permettano di intraprendere stili di vita non soltanto sicuri, ma anche efficaci nel prevenire la comparsa e la progressione della malattia diabetica. Le evidenze scientifiche disponibili non consentono di valutare gli effetti a lungo termine delle diete vegetariana, vegana, chetogenica e paleolitica sul diabete tipo 2 e le sue complicanze. Viceversa, la dieta mediterranea, basata sull’introito di alimenti ricchi di fibre, provenienti da ortaggi, frutta e cereali non raffinati, e povera di grassi di origine animale, è stata ampiamente studiata dimostrando i suoi benefici sia sul controllo del diabete sia sul rischio cardiovascolare”.