Chi fa più attività fisica tutti i giorni ha maggiori possibilità di tenere lontano il diabete di tipo 2. Una nuova ricerca americana arriva a sostegno di questo principio con una rilevazione che riguarda innanzitutto le donne, principali soggetti del campione studiato dai ricercatori del National Institutes of Health’s All of Us Research Program data.
Chi cammina di più e fa più movimento quotidiano ha maggiori probabilità di tenere lontano il diabete di tipo 2. Un recente studio statunitense ha misurato la relazione su un campione prevalentemente femminile utilizzando dispositivi elettronici di fitness indossabili.
Lo studio si intitola “Association of longitudinal measures and diabetes risk: an analysis from the Nih All o Us research program” e si colloca nel contesto del progetto “All of Us” dei National Institutes of Health, parte del Dipartimento della Salute degli Stati Uniti. Si tratta di un programma che coinvolge un milione di persone negli Usa con lo scopo di raccogliere ed elaborare una grande quantità di dati sanitari che permettano di studiare sempre più efficaci strategie di prevenzione e trattamento delle patologie più diffuse, con particolare attenzione agli stili di vita e alle problematiche ambientali (per saperne di più, vedi qui)
Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism della Endocrine Society (potete leggerne un resoconto in inglese qui).
I ricercatori -guidati da Andrew S. Perry, del Vanderbilt University Medical Center di Nashville, Tennessee- hanno voluto misurare gli effetti dell’attività fisica quotidiana sul rischio di sviluppare un diabete di tipo 2, usando un metodo nuovo: cioè utilizzando dispositivi per il fitness indossabili (nel caso, contapassi), collegati a cartelle cliniche elettroniche. L’idea era che così si sarebbero potuti contare con precisione i passi compiuti tutti i giorni dalle persone coinvolte nello studio e confrontarli con l’andamento delle loro condizioni di salute.
Il risultato che ne è emerso più chiaramente è che le donne che fanno più passi al giorno mostrano di avere un più basso rischio di diabete di tipo 2. Lo studio si riferisce alle donne, perché dei 5677 partecipanti, il 75% era rappresentato da popolazione femminile. Probabilmente le conclusioni di questa indagine si possono estendere alla popolazione maschile, ma occorrono ulteriori studi per poter ottenere dati sufficienti di questo tipo.
Meglio 10.700 passi al giorno che 6mila
In particolare, si sono registrati 97 nuovi casi di diabete di tipo 2 nell’arco di 4 anni. Dall’analisi dei dati dell’esercizio fisico praticato è risultato che le persone con una media di passi quotidiani pari a 10.700 avevano il 44% di probabilità in meno di sviluppare un diabete di tipo 2 rispetto a chi ne faceva seimila.
Spiega il dottor Perry: “Abbiamo studiato la relazione tra attività fisica e diabete di tipo 2 con un approccio innovativo utilizzando i dati di dispositivi indossabili collegati a cartelle cliniche elettroniche relative a una popolazione real world. Abbiamo così trovato che le persone che passano più tempo in qualche tipo di attività fisica avevano un minore rischio di sviluppare un diabete tipo 2. I nostri dati ci mostrano l’importanza di tenere in movimento il nostro corpo tutti i giorni per ridurre il rischio di diabete”.
“Speriamo -conclude Perry- di poter in futuro studiare una popolazione più diversificata per confermare che questi risultati possano essere generalizzati”. (SV)
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