Sicura e semplice da usare, dati attendibili e accurati, utili per l’autocontrollo della propria patologia: questi sono i requisiti base che ogni app deve avere per essere valida, ma se poi è destinata a una persona con diabete possono non bastare. L’International Diabetes Federation (IDF), infatti, richiede che queste applicazioni aiutino a “migliorare e cambiare i comportamenti e le abitudini”. In poche parole, devono rendere più facile la gestione del diabete, in modo da aiutare a prevenire le complicanze e migliorare la qualità della vita.
Nell’autocontrollo, infatti, non serve accumulare una serie di dati, se poi questi non sanno offrire precise indicazioni. E così non serve neppure avere una app che trasforma il dispositivo mobile in dispositivo medico e che registri tutte le misurazioni glicemiche, se poi non diventa un punto d’incontro tra la persona con diabete e il team diabetologico, per capire quali siano gli aggiustamenti da attuare per migliorare la terapia.

Un esempio pratico

Questo, pertanto, è quanto la persona con diabete deve pretendere da una buona app, ma per passare dalla teoria alla pratica proviamo a sperimentare come veramente funziona una di queste nuove applicazioni, per esempio l’app “Contour Diabetes”. Una volta installata sul proprio smartphone essa si collega tramite Bluetooth agli strumenti Contour Next One e Contour Next, e così i dati vengono trasmessi dal glucometro al dispositivo mobile e salvati nel cloud. A questo punto il paziente ha a disposizione i risultati delle glicemie effettuate e il suo profilo glicemico, che può inviare al medico insieme a messaggi, così come il medico, accedendo alla app, li può visualizzare.

Sono molte le funzioni fornite da questa applicazione: consente di rivedere i risultati, di aggiungervi eventi (es. foto pasti, carboidrati assunti, attività fisica, farmaci, etc) di impostare avvisi o notifiche, promemoria strutturati per il test e di condividere tutto questo con il diabetologo. Molti servizi, quindi, che possiamo però sintetizzare in 4 punti principali:

  • Andamenti: l’app consente di identificare 14 diversi andamenti e tendenze, fornendo le possibili cause che li hanno determinati.
  • Piani Test promemoria: consentono di ottimizzare i test da eseguire, per poter dare migliore riscontro all’andamento delle glicemie.
  • Valorizzazione insulina e carboidrati: inserendo i dati dei carboidrati assunti e dell’insulina somministrata, essi si possono visualizzare con le glicemie associate.
  • Dati esportabili ed elaborabili: i risultati glicemici vengono visualizzati in un diario da condividere con il diabetologo e possono essere esportati su più piattaforme.

La app “Contour Diabetes”, in sintesi, fornisce tutta una serie di statistiche, dal riepilogo delle glicemie degli ultimi 90 giorni, con grafici delle medie delle ultime due settimane, al diario elettronico delle glicemie, con informazioni su carboidrati, glicemie, attività fisica e così via, facilmente leggibili attraverso grafici. Infine, permette di raccogliere i dati non elaborati in un registro di dati, da fornire poi al team diabetologico, da inserire eventualmente nelle principali cartelle cliniche.

Il modello IMB

Vale la pensa soffermarsi velocemente a descrivere la funzione “Andamenti”, dove vengono notificate eventuali tendenze anomale rilevate dalle letture glicemiche, permettendo così di individuare le possibili cause che le hanno determinate e fornendo poi i suggerimenti per comprenderle. Impostando poi i “Piani Test Promemoria” (sono ben 11) si può ottenere una panoramica significativa delle letture glicemiche e monitorare così i progressi conseguiti.
La funzione Andamenti è stata sviluppata utilizzando concetti di scienza comportamentale e si basa sul concetto IMB (Information, Motivation, Behaviour, cioè “Informazione, Motivazione, Comportamento”), utilizzato per responsabilizzare il paziente cronico.
Studi scientifici dimostrano che la concomitanza di questi tre elementi contribuisce ad ottimizzare e migliorare le pratiche di autogestione di tutte le patologie, diabete compreso. Nel caso poi del diabetico, significa che la persona necessita di informazioni utilizzabili, di motivazioni ad agire e di comportamenti conseguenti volti a migliorare la gestione della sua patologia. Si tratta di un modello fondamentale per garantire l’aderenza terapeutica, perché un paziente ben informato e motivato acquisisce le competenze necessarie per autogestirsi.

 

Autogestione del diabete

La presenza di questi tre elementi -Informazioni, Motivazione e Comportamento-, se associata all’automonitoraggio della glicemia conduce ad una migliore autogestione del diabete, grazie proprio al supporto della tecnologia digitale. Ecco allora l’utilità di un’app che consente alla persona con diabete di capire come si evolve la sua condizione e di prendere decisioni, da comunicare in tempo reale al proprio medico. Informazioni che poi saranno motivo di discussione con il diabetologo, consentendo di ottimizzare il tempo dedicato alla visita e rendendo il colloquio più proficuo. Si potranno così individuare le terapie più adeguate e lo stile di vita da attuare per essere sempre ben compensati, favorendo in ultima analisi una migliore compliance.
L’app Contour Diabetes, quindi, è un utile servizio alla persona con diabete perché lo supporta in quattro importanti fasi:

  • Rilevamento: consente di visualizzare gli andamenti delle misurazioni glicemiche.
  • Apprendimento: permette di capire se e per quali motivi si verificano alterazioni nei normali andamenti.
  • Monitoraggio: consente di monitorare i progressi nella gestione della glicemia.
  • Miglioramento: fornisce un immediato riscontro del proprio stato e aiuta a “restare al passo”.

Insomma, l’app “Contour Diabetes” garantisce feedback immediati, migliori dati in minor tempo e una panoramica completa dell’andamento glicemico. Tutti valori utili sia alla persona con diabete, per consentirgli di migliorare l’autogestione, che al diabetologo, che avrà così una visione immediata e puntuale della sua situazione, con l’obiettivo finale di favorire una migliore aderenza alla terapia e risultati clinici più soddisfacenti.