Con una corretta igiene orale si possono avere diabete e bocca sana, evitare cioè  che un cattivo controllo della patologia causi complicazioni ai denti. L’importante è seguire buone regole di comportamento e gestire bene la propria condizione. Succede spesso, però, che la persona diabetica si ritrovi con problemi di salute orale, perché non sa che tra le complicanze di un diabete mal controllato vi sono anche quelle che toccano bocca e denti e non ha fatto nulla per prevenirle.

Se si seguono buone regole di comportamento e si gestisce bene la propria patologia, si può avere una buona salute orale anche con il diabete.

Infatti, si stima che le persone con diabete abbiano, rispetto a un soggetto non diabetico, un rischio da due a tre volte maggiore di sviluppare disturbi cronici del cavo orale (come la parodontite); inoltre, i problemi della bocca e dei denti possono costituire un elemento di rischio per l’insorgenza del diabete e anche un fattore di peggioramento del controllo glicemico.

Riportiamo allora qui alcuni buoni consigli in materia di diabete e bocca sana della Accademia di odontoiatria protesica (Aiop), tratti dalla campagna informativa Aiop-Fand di qualche tempo fa “Il diabete e i miei denti” (si veda qui sul nosto sito).

Il Decalogo Aiop per la saute orale di chi ha il diabete

1. Il paziente diabetico ha fattori di rischio più altiper l’insorgenza di patologie orali e parodontali, ma può curarle efficacemente se diagnosticate per tempo.

2. È fondamentale che il diabetico controlli adeguatamente le infezioni orali: i denti irrimediabilmente compromessi da carie o parodontite devono essere estratti e possono essere sostituiti da impianti, in un piano di trattamento che assicuri una buona funzione masticatoria.

3. In caso di terapie odontoiatriche, il dentista deve spiegare al paziente nei dettagli il piano di trattamento, il numero di interventi necessari, il risultato atteso e deve sapere qual è il suo grado di controllo della glicemia e dei fattori di rischio.

4. Il diabetico portatore di protesi fissa può avere un rischio di infezioni ancora più elevato, se le sue protesi non sono eseguite correttamente e, quindi, favoriscono l’accumulo di placca batterica.

5. I materiali protesici non sono tutti uguali: chiedete al vostro dentista quale utilizzerà e fatevi consegnare il certificato di conformità protesico e il certificato implantare.

6. La persona con diabete va frequentemente incontro anche ad altri disturbi, come la ridotta produzione di saliva. Chiedete al vostro dentista consigli alimentari o farmacologici, per contenere l’aumento dell’acidità e mantenere le mucose ben idratate.

7. Il paziente diabetico può sviluppare lesioni delle mucose orali: è fondamentale che le protesi sia fisse sia rimovibili non presentino zone che irritano le mucose.

8. La persona diabetica è più suscettibile alle infezioni da funghi. L’igiene orale e l’igiene delle protesi devono essere curate con la massima attenzione.

9. Per tutti i pazienti, ma in particolare per i diabetici, è necessario che il dentista controlli in modo regolare e sistematico tutto il cavo orale, registrando eventuali variazioni dello stato di salute.

10. Il paziente diabetico può fare anestesia normalmente e inserire impianti, se la glicemia è ben controllata.

La corretta igiene orale con il diabete

Aiop dà anche una serie di raccomandazioni specifiche sulla corretta igiene orale, sottolineando che “per la persona diabetica è opportuno rinforzare le informazioni che normalmente si danno a chi ha problemi parodontali”. Vediamole.

• Lavare i denti dopo ogni pasto

• Evitare lo spazzolamento troppo energico

• Usare spazzolini a setole morbide e sostituirli mediamente ogni due/tre mesi

• Utilizzare, nel caso, spazzolini elettrici con testina rotonda e movimento oscillante-rotante

• Passare il filo interdentale tra i denti almeno una volta al giorno, dopo aver lavato i denti 
con spazzolino e dentifricio

• Usare, negli spazi tra i denti, scovolini di gomma che non provochino traumi alle gengive e, 
allo stesso tempo, stimolino la circolazione periferica (solitamente compromessa dalle complicanze vascolari del diabete)

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