Novemila persone hanno partecipato alla Diabetes Marathon 2018, quinta edizione della grande manifestazione di solidarietà, sportivo-educativa, promossa dalla Associazione Diabete Romagna e da Diabetes Marathon Asd nella settimana dal 6 al 15 aprile, che ha avuto come fulcro la città di Forlì, ma che ha coinvolto diverse altre note località romagnole (ve l’avevamo presentata qui).

Il ricavato dell’evento (che prevedeva, oltre ad attività sportive, spettacoli, eventi formativi, iniziative culturali e ludiche), come negli anni scorsi sarà interamente destinato, spiegano gli organizzatori, allo scopo di “migliorare la vita di adulti e bambini con diabete finanziando personale sanitario, strumentazione e campi formativi per famiglie”.

Associazione Diabete Romagna: il ricavato della Diabetes Marathon servirà innanzitutto a realizzare campi scuola per bambini e ragazzi con diabete e loro familiari, perché questi campi sono riconosciuti come momento fondamentale nel processo educativo del paziente diabetico.

Proprio ai campi formativi per bambini e adolescenti diabetici (che solitamente hanno il diabete di tipo 1) l’Associazione romagnola dedica una particolare attenzione, perché -come si legge sul sito internet della Diabetes Marathon– “i campi scuola sono oggi riconosciuti a livello internazionale come momento fondamentale e insostituibile nel processo educativo del paziente diabetico”.

Infatti, argomenta l’Associazione, “l’istruzione sanitaria, per mezzo dei campi scuola, è diventata una tappa obbligatoria per i bambini e i ragazzi col diabete per acquisire tutto ciò che l’ospedale, per molteplici motivi, non può garantire. I campi scuola sono dei “momenti” di educazione e addestramento teorico-pratici all’autogestione della malattia, organizzati in forma “residenziale”, in ambienti extraospedalieri, a cui partecipano in funzione di docenti, per le singole competenze, medici e infermieri qualificati, e anche dietista, psicologa, animatori e diabetici guida. Le lezioni teoriche si alternano a esercitazioni pratiche, permettendo in tal modo di verificare il grado di apprendimento e colmare eventuali lacune. Ciascun ragazzo è stimolato a compiere da solo, qualora non lo faccia già, i controlli e le terapie necessarie. È auspicabile che durante i campi scuola i pazienti vengano responsabilizzati nelle loro scelte comportamentali. In particolare, vengono preparati ad affrontare situazioni di vita quotidiana. Gli obiettivi educativi del campo sono anche di natura dietetico-nutrizionale; nello specifico, il riconoscimento, la prevenzione, il trattamento degli episodi ipoglicemici e l’adattamento della dieta all’attività fisico-sportiva sono obiettivi educativi prioritari”.

L’Associazione Diabete Romagna, che, per parte sua, è da anni attiva nell’organizzazione di campi scuola nella propria zona, soprattutto per i giovani e per i loro genitori, sottolinea però che “sul territorio nazionale sono poche le strutture in grado di organizzare e realizzare campi scuola per la patologia diabetica”. Un dato che viene confermato anche dal recente rapporto di Cittadinanzattiva sul diabete (di cui ci siamo occupati qui), che rileva come, nell’ultimo anno, in diverse regioni, grandi e piccole (Basilicata, Liguria, Lombardia, Molise, Puglia, Sardegna), non sono stati organizzati eventi educativi o campi scuola sul diabete per bambini, ragazzi e loro familiari.

Iniziative di solidarietà come la Diabetes Marathon servono dunque non soltanto come momento di incontro tra persone che vivono la medesima condizione e tra loro e persone non diabetiche, ma anche a favorire lo sviluppo di questa attività educativa per chi ha il diabete.

Il messaggio di Diabetes Marathon: “Non smettete di correre per i vostri sogni, vogliamo che un giorno il diabete non abbia più potere di decidere della vita di nessuno!”.

Alla realizzazione dell’evento hanno collaborato a vario titolo circa 400 volontari, 70 aziende sponsor, 40 organizzazioni amiche, 60 relatori coinvolti nei diversi momenti formativi. Tutto all’insegna del messaggio enunciato dal presidente di Diabetes Marathon, William Palamara, e rivolto a tutti i bambini che un giorno hanno scoperto di dover convivere con il diabete: “Non smettete di correre per i vostri sogni, vogliamo che un giorno il diabete non abbia più potere di decidere della vita di nessuno!”.

I vincitori delle gare

Per quanto riguarda i risultati della parte agonistica della manifestazione, ecco i nomi dei vincitori: prima classificata per la 10 km femminile Judit Varga; per la 21 km Anna Spagnoli; primo classificato per la 10 km maschile Roberto Muccioli; primo classificato per la 21 km maschile Smail Charfaoui.