Essere un bambino con diabete a scuola comporta qualche problema: infatti, l’inserimento dei diabetici più piccoli non è sempre facile per varie ragioni, prima tra tutte l’insufficiente conoscenza dei loro problemi da parte di molti insegnanti, presidi e personale scolastico. Una petizione rivolta alle ministre della Salute Beatrice Lorenzin e dell’Istruzione Stefania Giannini sotto forma di lettera aperta (che, nel momento in cui scriviamo, ha superato le ottocento firme) sottolinea l’importanza della questione affermando che “Il diritto allo studio è di tutti, anche dei bambini diabetici”.

Animatrice dell’iniziativa è Monica Priore, atleta trentanovenne di Mesagne (Brindisi), con diabete di tipo 1 da quando aveva cinque anni, eccellente nuotatrice, capace di imprese al tempo stesso straordinarie ed emblematiche (tra queste, la traversata dello Stretto di Messina, oltre a tante competizioni a livello nazionale e internazionale). Monica è una persona da anni impegnata a dare il suo contributo per aiutare e sostenere coloro che condividono la sua stessa condizione: se volete sapere di più di lei, potere andare a visitare il suo sito-progetto Volando sulle onde della vita. Il problema del diabete a scuola è una delle tante tematiche alle quali Monica si è interessata e si interessa e, cercando il coinvolgimento di tante altre persone, prova a sollecitare soluzioni per gli aspetti più delicati.

La petizione, che potete leggere qui sotto ha un testo molto chiaro, che parla da sé, spiegando bene perché ancora oggi un bambino con diabete a scuola (e, naturalmente, i suoi genitori) incontrino spesso difficoltà perché non trovano le condizioni di accoglienza necessarie ad assicurare una tranquilla gestione della sua condizione, a partire dalla terapia insulinica e dell’autocontrollo.

Secondo la petizione, per affrontare la questione sono necessari non soltanto maggiore informazione e conoscenza, ma anche interventi legislativi mirati.

Potete trovare la petizione e aggiungere la vostra firma su change.org (piattaforma on line gratuita per campagne sociali, fondata nel 2007 negli Stati Uniti e dal 2012 con web page anche italiane).

La petizione: il diritto allo studio è di tutti, anche dei bambini diabetici

Lettera a Beatrice Lorenzin e Stefania Giannini

“Ci sono numerosi bambini affetti da diabete mellito di tipo I, una malattia immunosoppressiva di origini genetiche che causa il mancato funzionamento del pancreas, organo atto alla produzione dell’insulina, un ormone vitale per gli esseri umani, in quanto ha il compito di regolare la quantità di zucchero nel sangue. I bambini diabetici sono costretti dall’atto dell’esordio della malattia e vita natural durante, a somministrare insulina dall’esterno con diverse iniezioni quotidiane e con frequenti controlli glicemici giornalieri, per poter tenere sotto controllo la propria condizione, perché la quantità di zucchero in eccesso o in difetto nell’organismo può causare problemi anche gravi. Si sono verificati diversi episodi incresciosi per questi bambini in ambito scolastico, perché molto spesso la scuola non capisce l’importanza vitale che hanno i controlli glicemici e la somministrazione di insulina (che è un farmaco salvavita), pertanto si preferisce non prendersi la responsabilità di formare personale scolastico in merito alla questione, per poter consentire al bambino di studiare come tutti i suoi coetanei riuscendo a gestire anche la terapia medica. I genitori spesso devono sperare nella sensibilità del dirigente di turno o dell’insegnante, e, se questa sensibilità viene a mancare, sono costretti o a lasciare il lavoro per poter seguire il figlio durante le ore scolastiche, o usufruire della Legge 104 o ritirare il figlio dalla scuola. Il diritto allo studio e alla salute è di tutti, quindi sarebbe ora che fosse stilata una legge che tutelasse questi diritti anche per i bambini diabetici: non si può più lasciare la questione al caso, alla sensibilità personale della gente, non sono più sufficienti delle semplici indicazioni date dallo Stato, che poi vengono interpretate come meglio si crede. Bisogna che ci siano delle direttive ferree e inequivocabili che obblighino la scuola e le asl a fornire al bambino diabetico l’assistenza di cui necessita per poter studiare con serenità. Questa problematica mi sta molto a cuore perché sono affetta da diabete mellito di tipo 1 anch’io, avevo solo 5 anni quando mi è stata diagnosticata la malattia e so cosa significa conviverci 24 h su 24 h: si soffre e non poco, le problematiche sono le più svariate e le forme di discriminazione non mancano. Aiutami a dire basta! Anche i bambini diabetici hanno il diritto di vivere come tutti gli altri!”.