Sid e Amd hanno affrontato il tema “diabete e coronavirus”, cominciando con un appello e un invito a seguire le buone regole di prevenzione.
Le due società scientifiche raccomandano infatti alle persone con diabete di “attenersi alle “5 regole dei giorni di malattia”, cioè le norme precauzionali da seguire in caso di qualsiasi altra patologia concomitante, per non compromettere il controllo glicemico”.
L’appello dei presidenti
I due presidenti Francesco Purrello, (Sid) e Paolo di Bartolo (Amd) si rivolgono a chi ha il diabete, riassumendo quanto è bene fare e non dimenticare, soprattutto data la situazione attuale segnata dall’arrivo di questo virus sinora sconosciuto.
“Le persone che convivono con il diabete sanno bene quanto sia importante fare ancora più attenzione alla gestione della propria patologia se a questa se ne aggiunge un’altra, di qualsiasi tipo -dicono i due diabetologi- In questi giorni di emergenza nazionale, invitiamo i pazienti a mantenere la calma e a comportarsi come farebbero se oltre al diabete dovessero gestire una qualsiasi altra patologia o situazione particolarmente stressante”.
Che cosa si deve fare, dunque? Osservare –spiegano i presidenti- “poche ma fondamentali regole, che valgono sempre nella stagione influenzale, o quando si debba affrontare qualsiasi altra patologia in aggiunta al diabete: mantenersi idratati, monitorare ancora più scrupolosamente il glucosio nel sangue, misurare regolarmente la febbre, tenere sotto controllo anche i chetoni -in caso di terapia a base di insulina- e seguire in modo puntuale le indicazioni che si ricevono dal proprio team di cura”.
I pazienti più esposti al rischio
Società italiana di diabetologia e Associazione medici diabetologi sottolineano come sia “importante non generare un eccessivo allarmismo e come i rischi di contrarre la malattia da Coronavirus siano più elevati per le persone che, oltre al diabete, presentano ipertensione e malattie cardiache, malattie renali o respiratorie, un precario controllo del diabete e più lunga durata di malattia. Questi pazienti sono i più esposti alle insidie del coronavirus e, quindi, sono coloro che devono osservare le massime cautele”.
Le buone norme valide per tutti
Per gli altri pazienti con diabete -che sono la maggior parte- valgono, oltre a queste indicazioni specifiche, le raccomandazioni volte a limitare la diffusione del contagio, valide anche per la popolazione generale (e delle quali abbiamo parlato qui, presentando il decalogo di Ministero della Salute e Istituto superiore di sanità): lavare spesso le mani, evitare contatti ravvicinati, cioè mantenere almeno un metro di distanza, non toccarsi naso, bocca e occhi, evitare i luoghi affollati e le strette di mano, starnutire e tossire coprendo naso e bocca con un fazzoletto usa e getta o nell’incavo del gomito; e ancora, in caso di sintomi influenzali, stare a casa e informare il medico di famiglia del proprio stato di salute, o contattare gli appositi numeri regionali.