La Fand – Associazione italiana diabetici, guidata da Egidio Archero (nella foto), organizza il 4 ottobre la XXXI Giornata nazionale del diabete, un’iniziativa promossa a suo tempo da Roberto Lombardi, storico fondatore dell’associazione. Sarà l’occasione per realizzare incontri nelle piazze e nelle strade di tante città italiane (dove operano le associazioni locali affiliate alla Fand) per far conoscere il diabete a quella parte di popolazione che ne sa poco e discuterne gli aspetti importanti con chi invece ne ha consapevolezza e ci convive.
Secondo la International diabetes federation, in Italia vi sono oggi 3,626 milioni di persone con diabete, che nel 2035 potrebbero salire a 4,354 milioni.
Si stima che sia coinvolta nel problema diabete almeno una famiglia italiana su sei. L’Istat registra 3.200.000 persone con diabete (il 5,4% della popolazione), ma il dato è verosimilmente ottimistico rispetto alla realtà. Per esempio, in base a dati resi noti dalla International diabetes federation (Idf), in Italia si valutano oggi 3,626 milioni di persone con diabete, che nel 2035 potrebbero diventare 4,354 milioni.
Eppure, nonostante queste cifre allarmanti, incombe tuttora sulla diabetologia il rischio di tagli a cura e assistenza con lo scopo di far risparmiare le casse dello Stato, sottovalutando però le conseguenze sulla salute della popolazione e non tenendo conto che le riduzioni di spesa oggi si tradurrebbero in costi ben più elevati domani: una prospettiva che preoccupa tanto i medici quanto i pazienti. E le prospettive di un taglio del Fondo sanitario nazionale contenuto nella prossima Legge di Stabilità non fanno ben sperare.
Egidio Archero (Fand): i tagli alla diabetologia peggiorano la salute della popolazione e fanno crescere i costi anziché ridurli. Le strutture diabetologiche devono invece essere rafforzate.
Su questo fronte è pronta a battersi la Fand. “Da un paio d’anni a questa parte -denuncia infatti Archero (che è anche vicepresidente di Diabete Italia)- dobbiamo notare una pericolosa inversione di tendenza da parte di alcuni amministratori, che, in ossequio alla cosiddetta spending rewiew, pensano di far cassa sulla testa di milioni di cittadini con diabete, adottando misure, come sollecitare a utilizzare un tipo di farmaco rispetto a un altro o imporre a tutte le persone con diabete un singolo dispositivo per l’automisurazione della glicemia. In altri casi, cercano di ridimensionare o ridurre le strutture diabetologiche regionali e di bloccare il turn over del personale sanitario. Non si rendono conto che forse riusciranno a risolvere un problema di cassa nell’immediato, ma lasceranno ai cittadini una pesante eredità, in termini di peggioramento della salute per i cittadini con diabete e aumento esponenziale dei costi per la comunità nel prossimo futuro per far fronte alle complicanze della malattia, causa di aumento di ricoveri e accessi al pronto soccorso”.
Al contrario, la Fand ritiene necessario un rafforzamento delle strutture diabetologiche, che, per esempio, consenta -come ha ricordato recentemente lo stesso Archero in un incontro pubblico a Milano- un tempo medio di durata di una visita diabetologica maggiore di quello attuale o la presenza di un dietista in tutti i centri, data l’importanza decisiva di una corretta alimentazione per chi ha il diabete. Tutte cose che una politica di tagli certo non permetterebbe.
La Giornata nazionale punta a diffondere i principi della prevenzione, che possono permettere di evitare l’insorgere del diabete di tipo 2 e di allontanare lo sviluppo di complicanze in chi il diabete già lo ha. Perciò, come ogni anno, anche in questo ottobre saranno organizzati in tutta Italia numerosi eventi: screening gratuiti (eseguiti da personale medico) per misurare la glicemia, la pressione e l’indice di massa corporea (che possono far emergere soggetti a rischio di diabete o che già ne sono affetti senza saperlo); percorsi informativi ed educativi dedicati al mondo del diabete; camminate e manifestazioni culturali.
Abbinata alla giornata, l’iniziativa Fand “Un sor…riso per il diabete”, con la distribuzione di sacchetti da un chilo di riso: le offerte andranno a favore delle associazioni locali per la tutela delle persone con diabete. Inoltre quest’anno saranno resi noti i vincitori del terzo “Premio Fand 2015”, istituito per riconoscere, con un contributo economico, le associazioni di volontariato delle persone con diabete che abbiano sviluppato iniziative di informazione, sensibilizzazione e prevenzione nell’ambito del diabete nelle diverse regioni italiane.
Archero ricorda come nacque questa iniziativa ormai più che trentennale: “L’idea della Giornata del diabete fu del nostro fondatore Roberto Lombardi, che nel 1985 si proponeva di far parlare di diabete nelle piazze, per far conoscere una malattia poco nota e sensibilizzare le istituzioni. Dopo più di 30 anni lo scopo dell’iniziativa non è cambiato. In questo trentennio, Fand è stata protagonista: ha promosso la promulgazione della Legge 115 del 1987, che tutela le persone con diabete, al fianco delle società scientifiche e delle altre componenti del mondo del diabete ha contribuito al riconoscimento dell’esenzione dal ticket per gli esami e i presidi per il diabete, ha partecipato attivamente al percorso che ha dato vita, nel 2013, al Piano nazionale per la malattia diabetica, che delinea strumenti e iniziative volti a favorire prevenzione, assistenza e cura della malattia”.