Da alcuni mesi è disponibile negli Stati Uniti una insulina spray, in grado di sostituire parzialmente, tramite inalazione, la somministrazione del farmaco con la classica iniezione. Approvata lo scorso anno dall’ente governativo Fda (Food and drug administration), ha avuto sinora una diffusione contenuta tra i diabetici americani, ma apre prospettive interessanti per coloro che vorrebbero liberarsi dal peso delle iniezioni quotidiane. Tuttora molte persone con diabete (specialmente tra i giovani e tra chi soffre di “fobia dell’ago”) mal tollerano, nonostante la semplicità d’uso delle penne, una terapia che prevede 3-4 iniezioni di insulina al giorno.

Per il momento l’insulina spray è distribuita nelle farmacie statunitensi, non è disponibile né in Italia né in altri Paesi europei.

Un’altra insulina spray era stata commercializzata alcuni anni fa, ma nel 2007 era stata ritirata, dopo un solo anno dalla sua introduzione, per vari motivi, tra cui la difficoltà di impiego di un inalatore troppo voluminoso, il costo elevato e alcuni dubbi sulla integrità a lungo termine della funzione polmonare.

La nuova preparazione di insulina spray (o inalatoria) approvata dalla Fda l’anno scorso e ora disponibile in Usa, sembra avere risolto almeno in parte quei problemi. L’inalatore è di piccole dimensioni (assomiglia a un fischietto) e di facile uso; l’insulina in polvere secca è contenuta in cartucce monodose da 4 o 8 unità. Una volta inalata, l’insulina si scioglie rapidamente, viene assorbita a livello alveolare, è attiva nel giro di 15 minuti, raggiunge il picco dopo mezz’ora e viene eliminata entro 2-3 ore. Si tratta di una insulina rapida. La sua cinetica è perciò più vicina al modello fisiologico di quanto lo siano gli analoghi rapidi somministrati sottocute che hanno un picco a un’ora e rimangono in circolo per 5 ore.

L’insulina spray è utilizzabile sia per il diabete di tipo 1 sia per il diabete di tipo 2, ma non è consigliabile a tutti i pazienti, sempre e in ogni caso, e non sostituisce completamente le iniezioni.

Nel diabete di tipo 1 l’insulina spray inalatoria, da assumere immediatamente prima dei pasti, deve essere necessariamente associata a una insulina basale, non diversamente da quanto accade con gli analoghi rapidi. Gli studi eseguiti finora hanno dimostrato che il trattamento con insulina inalatoria è associato a un minor numero di episodi ipoglicemici e a un minor aumento di peso.

Gli esperti prevedono che la disponibilità di questa nuova forma di insulina possa rendere più facile e quindi più precoce il passaggio alla terapia insulinica dei diabetici di tipo 2 non più sufficientemente controllati con gli ipoglicemizzanti orali o con la sola insulina basale.

Un possibile effetto collaterale è il broncospasmo. Per questo motivo non può essere usata in soggetti asmatici o fumatori o affetti da broncopneumopatia ostruttiva cronica o altre problematiche respiratorie e polmonari e si ritiene necessario, prima di intraprendere la terapia, eseguire un’accurata valutazione della funzione respiratoria, ricorrendo anche, in caso di dubbio, a un esame spirometrico. Naturalmente, va ricordato che chi ha il diabete ha una ragione in più degli altri per non fumare.

Pur approvando la commercializzazione della nuova insulina inalatoria, la Fda ha richiesto che vengano eseguiti alcuni studi postmarketing per la valutazione degli effetti a lungo termine sulla funzione respiratoria, del rischio di cancro polmonare e di quello cardiovascolare, oltre che della farmacocinetica, della sicurezza e della efficacia nei bambini.