Prevenire il diabete si può: parlane col tuo medico. È questo il titolo di una campagna appena avviata dal Ministero della Salute per diffondere nella popolazione una ampia e corretta informazione che aiuti la prevenzione del diabete di tipo 2, la forma più frequente di diabete (circa il 90% dei casi) e quella che (diversamente dal tipo 1) può effettivamente essere evitata seguendo sani stili di vita e praticando comportamenti e abitudini salutari.
Le cure per le persone con diabete comportano una spesa per il Servizio sanitario nazionale pari a circa 15 miliardi di euro l’anno, un costo che in prospettiva può essere molto ridotto con una efficace politica di prevenzione.
Il Ministero valuta, sulla base dei dati del Rapporto Arno Diabete 2015, che quello del diabete è un “grosso problema” non soltanto sanitario e sociale, ma anche economico, dato che per la cura delle persone con diabete il Servizio sanitario nazionale spende mediamente ogni anno circa 15 miliardi di euro e che il costo sanitario pro capite annuo per i diabetici è circa il doppio rispetto a quello per i non diabetici.
Oggi ci troviamo in una situazione, più volte sottolineata da studi e proiezioni, che vede il diabete in costante e progressiva espansione (non soltanto in Italia, naturalmente).
Oggi in Italia i diabetici riconosciuti da una diagnosi sono oltre tre milioni e mezzo (tra essi, quelli con diabete di tipo 1 sono circa 300.000). Si stima che un altro milione e mezzo siano quelle persone che hanno il diabete, ma in forma asintomatica o i cui sintomi non sono stati ancora identificati come effetto del diabete: questi individui sono quindi diabetici senza saperlo e perciò non si stanno curando, correndo così il rischio di aggravare la loro situazione.
Secondo attendibili valutazioni, ci sono poi altri due milioni di persone che hanno intolleranza al glucosio o alterata glicemia a digiuno e quindi valori glicemici troppo alti, anche se non tali da far scattare la diagnosi: sono persone che si definiscono prediabetiche e sono soggetti a rischio di sviluppare la patologia nei prossimi anni. Si stima inoltre che vi siano ogni anno cinque-sette nuovi casi di diabete di tipo 2 per mille persone.
L’escalation del diabete non è però ineluttabile e molto si può fare sul terreno della prevenzione del tipo 2. Il Ministero della Salute intende quindi rivolgersi alla popolazione generale per far capire bene che cosa sia il diabete e che cosa si può fare per impedirne l’insorgenza.
Il Ministero della Salute: uno stile di vita sano è da considerarsi il metodo più efficace per evitare o, quantomeno, ritardare l’insorgere del diabete di tipo 2.
Come si legge sul sito del Ministero, l’obiettivo primario della campagna “è quello di far comprendere che l’insorgenza del diabete mellito di tipo 2 è prevenibile. Come per altre patologie croniche, il diabete è correlato, infatti, alla presenza di fattori di rischio comportamentali, come fumo di tabacco, obesità e sovrappeso, consumo eccessivo di alcol, scarso consumo di frutta e verdura e sedentarietà. Uno stile di vita sano, quindi, è da considerarsi il metodo più efficace per evitare o, quantomeno, ritardare l’insorgere di questa forma di diabete”.
La campagna “Prevenire il diabete si può. Parlane col tuo medico” ha l’appoggio delle principali società scientifiche e di volontariato italiane, nomi che i nostri lettori più assidui conoscono bene: Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica Siedp; Società italiana di diabetologia Sid; Associazione italiana diabetici Fand; Federazione nazionale diabete giovanile Fdg; Associazione medici diabetologi Amd; Associazioni di aiuto a bambini e giovani con diabete Agd; Associazione italiana per la difesa degli interessi dei diabetici Aid; Diabete Forum; Associazione per la ricerca sul diabete Ardi.
La campagna di informazione ed educazione sanitaria si articolerà tramite messaggi e spot sulla stampa, in televisione e alla radio, realizzati con un linguaggio diretto, semplice e comprensibile a tutti. Sarà distribuita ed esposta anche una locandina con informazioni più approfondite sul tema.
Testimonial della campagna è un volto molto noto della televisione italiana, Amadeus (conduttore, tra l’altro, di programmi di successo come “I Soliti Ignoti” e “Stasera tutto è possibile”).
Per ulteriori informazioni, si può visitare il sito del Ministero.