Ci sono anche profughi ucraini con diabete tra le persone che arrivano in Italia per cercare riparo dalla guerra scoppiata ormai da quasi due mesi. E Amd e Sid hanno deciso di aiutare queste persone elaborando un vademecum che ne agevoli la tempestiva presa in carico al loro arrivo nel nostro Paese.

Un vademecum Amd-Sid per promuovere una tempestiva presa in carico dei profughi ucraini con diabete che arrivano in Italia.

L’Associazione medici diabetologi (Amd) e la Società italiana di diabetologia (Sid) hanno dunque predisposto una guida per la gestione delle persone con diabete in arrivo dall’Ucraina finalizzata a “garantire la continuità di cura, essendo il diabete una malattia cronica che richiede un attento monitoraggio e aderenza alle terapie”.

Il documento è indirizzato alle strutture e ai soggetti coinvolti nell’accoglienza dei rifugiati. Inoltre, è stato predisposto un questionario per la valutazione dello stato della patologia e del grado di urgenza di presa in carico. Per saperne di più si possono consultare i siti di Amd e Sid. Esperti delle due società scientifiche sono a disposizione per dare il loro supporto (ci si può rivolgere agli indirizzi di posta elettronica dedicati info.ucraina@aemmedi.it e a.russo@siditalia.it)

Amd e Sid ricordano che la corretta gestione del diabete prevede una serie di valutazioni specialistiche e l’erogazione di farmaci e strumenti di monitoraggio, tutte prestazioni garantite dal Ssn sulla base del rilascio del codice Stp, “straniero temporaneamente presente”.

Le raccomandazioni di Amd e Sid

1. Identificare prontamente i pazienti diabetici accolti dal nostro Paese, tramite il punto di contatto con medici e centri predisposti per la somministrazione del vaccino anti-Sars-Cov-2 al momento della registrazione in Italia.
2. Valutare le tipologie di pazienti per cui la rapidità della presa in carico rappresenta una condizione salvavita ed eviti accessi impropri ai Dipartimenti di Emergenza. A tale scopo, Amd e Sid hanno elaborato un questionario di valutazione dei bisogni terapeutici volto a identificare le situazioni sanitarie con carattere di urgenza (diabete insulino-trattato, stato di gravidanza in diabetiche, mancanza di farmaci o sistemi di monitoraggio). Tale questionario andrà somministrato/distribuito presso tutti i punti sanitari di accoglienza e all’atto dell’anamnesi clinica per la somministrazione del vaccino anti-Sars-Cov-2.
3. Facilitare l’accesso ai servizi di diabetologia per le situazioni sanitarie a carattere di urgenza identificate dal questionario. I responsabili delle reti regionali, tramite la consulta dei presidenti regionali per Amd e tramite i presidenti regionali per Sid, inviteranno i servizi di diabetologia a prendere contatto con le strutture sanitarie di accoglienza più prossime e stabiliranno un collegamento diretto per la segnalazione dei casi urgenti.
4. Garantire che la normativa in merito alla distribuzione dei presidi per il monitoraggio della glicemia, previo possesso di Stp, sia interpretata in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale, superando le disparità interregionali a oggi in atto.
5. Individuare mediatori culturali che siano contattabili sul territorio per consentire ai singoli professionisti efficacia nella comunicazione e nelle cure.

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