La famiglia, il diabete, la prevenzione saranno al centro della Giornata mondiale del diabete anche nel 2019. Già l’anno scorso la International diabetes federation (Idf) aveva dedicato il “World diabetes day” al tema “The Family and Diabetes” (“La famiglia e il diabete”), come prima parte di una campagna biennale su una questione ritenuta fondamentale nella battaglia contro la patologia. Infatti, la famiglia non soltanto è sempre coinvolta dalla patologia di un suo membro, ma è anche un soggetto potenzialmente decisivo al fine di attuare una buona prevenzione (del diabete e delle sue complicanze) e assicurare cura e assistenza efficaci a chi ne è affetto.

Il World diabetes day è stato promosso dalla International diabetes federation e dalla Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel 1991, ed è la più grande campagna mondiale di informazione e sensibilizzazione sul diabete, rivolta a popolazione e istituzioni: alle seconde con la stessa intensità che alla prima, cioè a chi deve prendere le decisioni non meno che ai singoli cittadini. Coinvolge oltre un miliardo di persone in più di centosessanta Paesi (Italia compresa) e dal 2007 l’evento -che prevede convegni, screening glicemici nelle piazze, spettacoli, iniziative informative varie- è stato riconosciuto, in seguito a una risoluzione dell’Onu, “Giornata delle Nazioni unite”. Si celebra il 14 novembre e rappresenta il culmine di un’attività che si articola in campagne e iniziative lungo tutto l’anno.

Idf: è necessario rafforzare la consapevolezza sull’impatto che il diabete ha sulle famiglie, sostenere la comunità di coloro che ne sono affetti e promuovere il ruolo della famiglia nella cura, prevenzione ed educazione sul diabete.

La International diabetes federation spiega così la scelta di dedicare due edizioni a questa tematica (di solito le campagne sono annuali): è necessario rafforzare la consapevolezza sull’impatto che il diabete ha sulla famiglia, sostenere la comunità di coloro che ne sono affetti e promuovere il ruolo della famiglia nella cura, prevenzione ed educazione sul diabete. Il concetto chiave è che il diabete riguarda tutte le famiglie.

Secondo i dati di Idf, oggi più di 425 milioni di persone convivono con il diabete. Nella maggioranza dei casi, come è noto, si tratta di diabete di tipo 2, che è largamente prevenibile attraverso l’attività fisica, una dieta sana ed equilibrata e la promozione di stili di vita e di un ambiente salutari. Qui la famiglia ha un ruolo chiave da giocare nel ridurre quei fattori di rischio del diabete di tipo 2 che sono modificabili. Idf ritiene quindi essenziale che sia aiutata a fare questo con più educazione, informazione, risorse, e con la possibilità di vivere in un habitat che faciliti la pratica di abitudini e comportamenti sani. Il messaggio è dunque rivolto anzitutto a chi, a livello istituzionale, può (e perciò dovrebbe) creare le condizioni favorevoli affinché la famiglia sia adeguatamente informata e possa, da un lato, reggere al meglio l’impatto con il diabete, quando si trovi a doverlo affrontare, e, dall’altro, dispiegare le sue potenzialità come promotrice di prevenzione.

Nel diabete di tipo 2 diagnosi precoce ed efficace trattamento sono la chiave per prevenire le complicanze della patologia e ottenere buoni esiti di cura: qui la famiglia può dare un contributo molto importante.

A livello mondiale, secondo Idf, una persona su due ha il diabete, ma non lo sa, perché non è stato diagnosticato. Questi casi devono essere individuati. La International diabetes federation ricorda che nel diabete di tipo 2 diagnosi precoce ed efficace trattamento sono la chiave per prevenire le complicanze della patologia e ottenere buoni esiti di cura. E, dato che il diabete è un fenomeno in continua crescita, tutte le famiglie ne sono potenzialmente coinvolte. Diventa quindi vitale aiutarle a individuare al più presto la patologia, dando loro consapevolezza dei sintomi e dei rischi relativi a tutti i tipi di diabete.

Oggi la situazione mondiale non è positiva dal punto di vista della adeguata conoscenza del diabete da parte delle famiglie ed è per questo che occorre dare più informazione e far crescere la consapevolezza intorno al problema.

Infatti, una indagine della Idf ha rilevato che spesso i genitori faticano a riconoscere il diabete nei loro bambini: nonostante la maggioranza delle persone coinvolte nell’inchiesta avesse in famiglia qualcuno con il diabete, quattro genitori su cinque hanno mostrato difficoltà a riconoscere i sintomi del diabete e uno su tre non sarebbe in grado di individuarli.

Secondo la Idf, quella della mancanza di conoscenza del diabete e della scarsa o nulla capacità di individuarne i sintomi è una questione che attraversa tutta la società, dato che quattro su cinque adulti nel mondo sbagliano nel riconoscere le manifestazioni della patologia. E purtroppo oggi nelle famiglie meno di una persona su quattro ha accesso a programmi educativi.

Una maggiore informazione a livello familiare si traduce in un aiuto importante nella cura e gestione del diabete da parte del paziente, anche sul piano psicologico ed emotivo, che si traduce in una migliore qualità della vita.

L’educazione e l’informazione devono quindi essere rafforzate. Oggi è stato dimostrato che una maggiore informazione a livello familiare si traduce in un aiuto importante nella cura e gestione del diabete da parte del paziente, anche sul piano psicologico ed emotivo, che si traduce in una migliore qualità della vita.

Un altro aspetto cruciale del problema è quello dei costi, perché in molti Paesi, denuncia Idf, il costo dell’insulina e degli strumenti per l’autocontrollo quotidiano è elevato sia per le singole persone sia per le famiglie: può arrivare ad assorbire fino a metà del reddito familiare disponibile. Idf sottolinea con forza, quindi, l’importanza di assicurare l’accesso regolare e agevole a tutti i farmaci essenziali, condizione che purtroppo per molte persone non è garantita. È urgente superare questa carenza, afferma Idf, che comporta costi enormi per le persone, in termini economici e di salute.

Per tutte queste ragioni è cruciale puntare sulla famiglia. Il 14 di novembre e tutti gli altri giorni dell’anno. (Per saperne di più, potete leggere qui)