Non bastano la dieta, la compressa di ipoglicemizzante o l’insulina per tenere sotto controllo il diabete. Altrettanto importante è l’attività muscolare. Sport e diabete, d’altra parte, vanno molto d’accordo: l’importante è saper scegliere tempi e modi appropriati.
Fate sport, non poltrite davanti alla televisione: muovetevi, camminate, fate ginnastica, impegnatevi insomma in una corretta e regolare attività fisica, che vi permetterà di conciliare sport e diabete e di sentirvi meglio.
La spiegazione del perché ciò possa avvenire è semplice: anche la macchina umana, al pari di un’automobile, quando compie un lavoro ha bisogno di energia. Nel caso dell’auto ci vuole la benzina, nel caso dei nostri muscoli l’energia va recuperata dai depositi di grasso accumulato e dal glucosio che circola nel sangue. Quindi, fare un’attività muscolare significa abbassare la glicemia e ridurre, a lungo andare, i depositi di grasso e, conseguentemente, anche il peso.
Ma non solo. L’attività fisica garantisce anche positivi riflessi psicologici, perché fare una bella passeggiata, o una gita in bicicletta ci rallegra e ci fa capire che stiamo bene, al pari di tutti i nostri coetanei (a volte anche di più). E così il discorso del fare ginnastica si rapporta all’età, perché ovviamente ogni attività fisica deve tener conto dello stato di salute dei nostri muscoli, delle articolazioni, del cuore e delle arterie. Non si può, infatti, chiedere a una persona di età avanzata di correre i cento metri, o di scalare una cima in bicicletta, o di giocare una partita di calcio all’attacco. E allora per far funzionare al meglio il nesso tra sport e diabete vediamo quali sport consigliare in base all’età.
Bambini – Vanno lasciati giocare spontaneamente con gli amici: non c’è motivo per impedir loro una corsa o una partita di calcio, e non è il caso di preoccuparsi se anche il bimbo torna a casa accaldato. A questa età fare sport con i coetanei è tutta salute, oltre al vantaggio di far sentire il piccolo del tutto uguale ai suoi amici.
Ragazzi o adolescenti – A questa età tutti gli sport possono essere fatti, andare in palestra come in piscina, fare corse in bicicletta, oppure giocare a tennis o tirar calci al pallone. Questa è l’età in cui il giovane si realizza confrontandosi con i coetanei e non deve sentirsi escluso a causa del diabete. Inoltre, se proprio in questo periodo se si inizia ad abbinare sport e diabete, è più probabile conservare questa buona abitudine poi nel tempo, garantendosi così un’utile attività fisica anche nelle età più avanzate. Importante è capire che ogni sport va preceduto e accompagnato da tanta ginnastica preparatoria, in modo da non limitare l’uso a solo pochi muscoli, ma cercare di coinvolgerli tutti.
Età matura – Anche in questo periodo ogni attività sportiva deve essere ritenuta possibile, cercando però di non strafare mai, e limitandola alle proprie capacità fisiche. Una bella camminata, una corsa leggera, pedalare in bicicletta o fare ginnastica a corpo libero non possono che essere attività benvenute, meglio ancora se sotto la guida di un preparatore atletico. Utile è anche ricorrere a una cyclette, o fare semplici esercizi ginnici in casa. L’importante è dar sempre da lavorare ai nostri muscoli.
Età avanzata – Qui ci vuole maggiore attenzione, perché il cuore può essersi indebolito, le arterie un po’ arrugginite, per non parlare poi delle articolazioni. Questo non significa però che si debba star seduti ore davanti alla televisione, o limitarsi a passare dalla poltrona al sofà. Camminare con un passo sostenuto, andare in bicicletta, fare gite in montagna sono le maniere migliori per tenersi in attività e far lavorare i muscoli. In ogni caso sarebbe opportuno consultare il medico e fare una visita cardiologica, in modo da avere un’idea precisa di quanto sia possibile fare senza correre rischi.
Questi sono consigli adatti a tutti, ma alla persona con diabete si richiede qualche avvertenza in più. Per esempio, se la glicemia è alta, non serve fare un’attività sportiva impegnativa per abbassarla: anzi, la situazione potrebbe peggiorare. Per ottenere i benefici effetti garantiti dallo sport, infatti, è necessario avere un buon controllo glicemico. Seconda regola: bisogna ricordare che, durante o dopo un’attività sportiva, soprattutto se sostenuta, potrebbero insorgere ipoglicemie. I muscoli, infatti, consumano glucosio, sia mentre lavorano, sia subito dopo, per ripristinare le riserve consumate: quindi, sono possibili abbassamenti della glicemia. Ecco perché bisogna gestire in modo programmato l’attività fisica, per prevenire eventuali sbalzi ipoglicemici. Ed ecco perché, prima di fare sport, viene consigliato di diminuire di qualche unità la dose d’insulina, o di mangiare qualche alimento che contenga amido, oppure di portarsi dietro una bevanda zuccherata. I segni di una ipoglicemia, infatti, possono sorgere anche qualche ora dopo l’attività fisica, e tanto vale allora premunirsi.
Ma sia ben chiaro: queste precauzioni non devono distogliere l’attenzione dall’opportunità di fare sempre attività fisica, che è e rimane una delle fondamenta della corretta gestione del diabete.