Il miglioramento dell’aderenza terapeutica nel diabete, secondo l’Oms, potrebbe dare benefici per la salute anche maggiori di un miglioramento specifico della terapia. Questo perché oggi uno dei problemi nella cura del diabete è rappresentato dal fatto che le prescrizioni mediche non sono scrupolosamente osservate da troppi pazienti (sul tema vedi qui e qui). Infatti, è documentato che la scarsa aderenza alla terapia prescritta si associa a un cattivo controllo glicemico.

La bassa o mancata aderenza terapeutica nel diabete si associa a un cattivo controllo glicemico e quindi a un più alto rischio di sviluppo di complicanze. Il fenomeno è purtroppo molto diffuso e bisogna combatterlo: secondo l’Oms, è una seria sfida alla buona gestione della patologia.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, oggi la scarsa o la mancata aderenza alla terapia nel diabete è una seria sfida alla gestione della patologia e porta con sé aumento di comorbilità, complicanze e costi. Le ragioni sono varie e non sempre soltanto imputabili alla negligenza del paziente (si veda, sull’argomento, qui). In ogni caso, è indispensabile trovare una soluzione al problema.

Le nuove tecnologie applicate alla sanità -che stanno progressivamente guadagnando spazio con televisite, teleconsulti, utilizzo di app (vedi, sul nostro sito, qui, qui e qui)– potrebbero essere d’aiuto anche per l’obiettivo di migliorare l’aderenza terapeutica nel diabete.

In proposito, un recente studio americano, “Impact of a diabetes remote monitoring program on medication adherence”, ha affrontato il tema, esaminando l’efficacia di programmi di controllo a distanza della glicemia sull’aderenza terapeutica. La ricerca è stata pubblicata sul “Journal of managed care & specialty pharmacy” della Academy of managed cure pharmacy (i risultati dello studio, in lingua inglese, sono consultabili qui).

Gli autori sottolineano che per le persone con diabete di tipo 2 la bassa o nulla aderenza ha conseguenze drammatiche sulla salute e comporta un sostanziale aumento della mortalità.

Per contro, lo studio di Jha e altri ha dimostrato che una migliorata aderenza alla terapia prescritta riduce del 13% i ricoveri ospedalieri o le visite in pronto soccorso, mentre un aumento del 15% delle ospedalizzazioni è associato al peggioramento nel tempo dell’aderenza terapeutica.

Secondo uno studio americano, la tecnologia applicata al diabete potrebbe contribuire a migliorare l’aderenza del paziente diabetico alla terapia.

Secondo i risultati dello studio statunitense, i programmi di monitoraggio della glicemia da remoto (diabetes remote monitoring) possono contribuire a migliorare l’aderenza alla terapia nei soggetti con diabete di tipo 2.

L’indagine ha posto sotto osservazione per un anno seimila individui in cura con farmaci ipoglicemizzanti orali, ai quali è stato dato un misuratore di glicemia collegato allo smartphone, con possibilità di test illimitati gratuiti, e sono stati messi a disposizione un servizio di assistenza e consulenza da parte di professionisti formati e l’accesso on line a informazioni cliniche e risorse educazionali.

Dal confronto con un gruppo di soggetti non partecipanti al controllo a distanza, è risultato che, nel gruppo che seguiva il programma di monitoraggio, l’aderenza alla terapia è migliorata del 4,5%, con conseguenti progressi nel controllo della glicemia e della propria condizione di salute generale e nella riduzione delle ospedalizzazioni. In prospettiva si stima che il gruppo monitorato abbia il 42% di probabilità in più di mantenere l’osservanza delle prescrizioni anche nel futuro.

Secondo gli autori della indagine, i risultati dello studio offrono l’evidenza che l’impiego del monitoraggio del diabete a distanza è associato a maggiori probabilità di aderenza alle terapie mediche prescritte. Soluzioni di monitoraggio a distanza che consentono accesso ai risultati del test glicemico, assistenza personalizzata, risorse educazionali e minori costi per i test possono positivamente influenzare l’aderenza. I risultati hanno importanti implicazioni anche economiche grazie al miglioramento dello stato di salute legato al più elevato tasso di aderenza.