Il cuore delle donne con diabete è fragile e deve essere trattato con attenzione: la medicina di genere dice infatti che i rischi di problemi cardiovascolari, potenzialmente associati alla condizione diabetica, sono maggiori per le donne che per gli uomini. I cardiologi, incontratisi a Torino a metà aprile per il congresso “Change in cardiology 4.0” (a cui hanno partecipato duemila specialisti, italiani e stranieri), hanno stilato un sintetico elenco delle precauzioni da adottare per prevenire le complicazioni cardiache nelle donne con diabete.

Le donne con diabete hanno un cuore più fragile rispetto agli uomini: le raccomandazioni dei cardiologi per prevenire le patologie cardiovascolari associate al diabete.

Che il diabete rappresenti un rischio aggiuntivo per la salute del cuore è cosa nota e periodicamente confermata da nuove indagini. Dal congresso di Torino si ribadisce infatti che oltre cento studi internazionali dimostrano che il diabete raddoppia il rischio di eventi cardiovascolari, in particolare quello di coronaropatia, che cresce in maniera proporzionale ai valori di glicemia e aumenta del 10% la possibilità di morte per cause cardiovascolari.

Purtroppo il rischio cardiovascolare è maggiore per le donne con diabete rispetto agli uomini. Le donne con diabete di tipo 2 hanno un rischio di complicanze cardiovascolari e di mortalità  da tre a sei volte più alto rispetto agli uomini con la stessa patologia.

Tra le ragioni di queste differenze, vi è il dato che le donne sviluppano il diabete di tipo 2 intorno a un’età più avanzata rispetto agli uomini, mediamente in una fase della vita in cui le pazienti presentano un più elevato profilo di rischio cardiovascolare, primo fra tutti l’ipertensione.

A ciò si aggiungono, spiegano i cardiologi, influenze genetiche e ormonali sulla fisiopatologia, sulle manifestazioni cliniche, sulla diagnosi e sulla risposta alla terapia.

Dal congresso “Change in cardiology 4.0” i consigli per proteggere il cuore femminile

  • Attenzione ai sintomi di affaticamento che, in particolare nelle donne in sovrappeso, anche moderato, e affette da diabete, possono celare uno scompenso cardiaco detto “con frazione di eiezione preservata”, che consiste in un malfunzionamento della fase di riempimento del cuore. Questo tipo di scompenso cardiaco può portare a un peggioramento della qualità di vita e, se non curato adeguatamente, anche a esito fatale.
  • Mantenere uno stile di vita corretto soprattutto dopo la menopausa quando diminuisce e cessa la protezione naturale contro l’accumulo di colesterolo e l’aterosclerosi data degli estrogeni, gli ormoni sessuali femminili che vengono prodotti dall’organismo della donna in modo regolare durante il ciclo mestruale.
  • Non sottovalutare i sintomi dello stress emotivo, che può essere la causa della sindrome di Takotsubo (da cui deriva l’espressione “crepacuore”), prevalente nelle donne, caratterizzata da insufficienza cardiaca acuta che simula un infarto. Spesso è scatenata da un evento drammatico, ma a volte non ha una chiara spiegazione. La prognosi è prevalentemente buona a distanza con un recupero completo della funzione cardiaca, ma la fase acuta può essere estremamente grave anche perché spesso diagnosticata in ritardo a causa di sintomi subdoli come dolore toracico, addominale o mancanza di fiato.

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