Contro influenza e infezioni, le persone con diabete dovrebbero vaccinarsi più di quanto avvenga oggi. Il tema dei vaccini ha accresciuto la sua importanza con l’esplodere della pandemia Covid, ma la questione non riguarda solamente il Coronavirus. E, per le altre patologie contro le quali il vaccino è una risorsa efficace di prevenzione, i diabetici risultano avere una copertura troppo bassa, fatto non positivo a causa delle potenziali conseguenze sfavorevoli di un’influenza o di un’infezione quando c’è anche il diabete. Diabete Italia ha posto l’accento sul problema in un webinar organizzato con Motore Sanità.
Chi ha il diabete dovrebbe vaccinarsi contro influenza e infezioni, secondo le indicazioni del proprio medico, perché, rispetto ai non diabetici, rischia conseguenze più pesanti in caso di malattia. Oggi però la copertura vaccinale delle persone con diabete risulta troppo bassa.
Diabete Italia fa notare che, in base ai dati epidemiologici disponibili, le persone con diabete di tipo 1 hanno il quadruplo di probabilità di ricoveri ospedalieri per infezioni, mentre nel diabete di tipo 2 il rischio è doppio rispetto ai soggetti non diabetici.
Ecco perché, sostengono gli esperti, data questa maggiore vulnerabilità, è bene proteggere il paziente diabetico con campagne di vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica. Nell’ultima stagione, complici anche le misure di limitazione degli spostamenti, il virus influenzale è circolato poco, ma sappiamo che il problema si riproporrà ogni anno, come sempre.
Il webinar di Diabete Italia e Motore Sanità ha messo dunque in luce lo scarto tra i benefici riconosciuti della vaccinazione secondo le evidenze scientifiche e la effettiva copertura di una popolazione a maggiore rischio come quella diabetica.
L’efficacia protettiva dei vaccini
Infatti, è accertato che nel soggetto con diabete la vaccinazione antinfluenzale riduce il rischio di ospedalizzazione per ictus, scompenso cardiaco, influenza, polmonite e mortalità per tutte le cause. Inoltre, la vaccinazione antipneumococcica è associata a minore rischio di polmonite, insufficienza respiratoria e degenza ospedaliera. Ma, nonostante ciò, le attuali coperture in Italia sono al di sotto del target ministeriale del 75%.
In tema di diabete, influenza e infezioni, va ricordato anche il caso dell’Herpes Zoster, una patologia non infrequente contro cui ci si può vaccinare con successo.
Come fare per aumentare la copertura vaccinale delle persone con diabete? Innanzitutto, informandole e coinvolgendole di più.
Diabete Italia ha dedicato una sezione del suo sito al tema. Dice il presidente Stefano Nervo: “Cerchiamo di fare luce sugli aspetti rilevanti per tutte le persone con diabete tipo 1 e tipo 2 di ogni età in modo da chiarire ogni dubbio sull’argomento: le invitiamo sul nostro sito istituzionale, perché potranno trovare alcune risposte. Vengono infatti elencati tutti i vaccini consigliati e gratuiti per le persone con diabete e ricordiamo che anche i conviventi di persone con diabete hanno accesso alla vaccinazione antinfluenzale in forma gratuita”.
Secondo Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento Sanità Pubblica e direttore della Uoc Epidemiologia, Promozione della Salute e Comunicazione a rischio della Ausl Bologna, “è importante trovare modelli organizzativi, proprio per restare vicini a questi pazienti, non solo attraverso altri specialisti, ma anche in ambienti diversi dall’ospedale. Pertanto, scuola, associazioni, comunità attiva, cultura, professionisti, strutture pubbliche, intervento, organizzazione e orientamento e molta azione di prossimità, dove è possibile, svolgono un ruolo fondamentale”.
Per quanto riguarda i bambini, la vaccinazione antinfluenzale e le altre consigliabili, dice Alberto Villani, direttore della Uoc di Pediatria generale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Roma: “Come pediatri ci battiamo perché tutti i bambini vengano vaccinati, ma a maggior ragione quelli che hanno delle necessità assistenziali complesse, tra questi sicuramente i bambini con diabete. E ci battiamo per diffondere sempre di più la cultura della necessità delle vaccinazioni, in particolare nei soggetti con patologie. La vaccinazione è sicura. Ed è ancora più sicura e indispensabile nei bambini che hanno patologie croniche, e quindi anche nel diabete. La vaccinazione non solo è consigliata, ma deve essere fatta, perché è una protezione indispensabile, come devono essere fatte in piena sicurezza tutte le altre vaccinazioni”.
Rita Lidia Stara, presidente della Federazione Diabete Emilia Romagna: “Dobbiamo lavorare insieme per risolvere i problemi culturali per raggiungere una mentalità diversa sul tema delle vaccinazioni”.
Quindi, secondo Rita Lidia Stara, presidente di Fe.D.ER, Federazione Diabete Emilia Romagna, “dobbiamo lavorare insieme per risolvere i problemi culturali per raggiungere una mentalità diversa sul tema delle vaccinazioni”.
Nel corso del webinar si è riflettuto sul fatto che se, da un lato, durante il lockdown si è registrato un ritardo generalizzato da parte dei malati, di tutte le fasce di età e di tutte le categorie, a sottoporsi a vaccinazione, dall’altro, la pandemia ha anche acuito l’attenzione sulle malattie infettive e sull’importanza della vaccinazione in generale. E può avere favorito un clima di maggiore confidenza nei confronti dei vaccini da parte di chi finora non era sensibile al tema.
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