C’è un metodo scientificamente attendibile per valutare se una persona rischia di sviluppare un diabete tipo 2: è il questionario finlandese Diabetes risk score o Findrisc (adottato anche in Italia, per esempio, nella annuale campagna di screening sul diabete “DiaDay”, promossa dalla Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani Federfarma – ne abbiamo parlato anche qui).
Il test, validato scientificamente a livello internazionale, si basa su otto domande chiave con un punteggio differenziato a seconda delle risposte: più alto è il risultato, maggiore è il rischio di insorgenza di diabete di tipo 2 nell’arco dei successivi dieci anni. Il questionario è stato elaborato dai professori finlandesi Jaakko Tuomilehto dell’Università di Helsinki e Jaana Lindstrom del National Institute for Health and Welfare, sempre di Helsinki, e presentato nello studio “The diabetes risk score. A practical tool to predict type 2 diabetes risk” (pubblicato su Diabetes Care 2003; 26:725-731).
Il Findrisc o Diabetes risk score è un questionario, riconosciuto scientificamente a livello internazionale, che permette, tramite le risposte a otto domande chiave, di misurare il rischio che una persona non diabetica corre di sviluppare un diabete tipo 2 nell’arco di dieci anni.
Si tratta di un prezioso strumento, che permette di capire se una persona non diabetica è soggetta a fattori di rischio di diabete tipo 2 e di adottare quindi strategie di prevenzione basate su stili di vita sani e controlli regolari per contrastare la possibilità che nel tempo la patologia si manifesti ovvero per diagnosticarla e affrontarla tempestivamente nel caso in cui non si riuscisse a evitarne l’insorgenza.
Così spiega il funzionamento e il valore del test il diabetologo Paolo Brunetti della Associazione italiana Lions per il diabete (Aild) e già presidente della Società italiana di diabetologia: “Il questionario finlandese, la cui validità è riconosciuta a livello internazionale, comprende una serie di rilievi anamnestici e antropometrici che, nel loro insieme, definiscono il rischio di comparsa del diabete entro dieci anni. Questi sono l’età (l’incidenza del diabete cresce con l’aumentare degli anni), l’indice di massa corporea (l’obesità è un fattore di rischio primario), la circonferenza alla vita (la raccolta di grasso a livello addominale è un forte indicatore di patologia metabolica), l’abitudine a svolgere attività fisica (l’esercizio fisico tiene lontano il diabete), le abitudini dietetiche (l’uso di alimenti di origine vegetale va stimolato), oltre alla possibile presenza di ipertensione arteriosa (che va a braccetto con il diabete) e, soprattutto, alla familiarità, perché c’è anche una componente genetica alla base della comparsa del diabete di tipo 2. A ciascuno di questi indici viene attribuito un punteggio, che, sommato, indica l’entità del rischio. Quando il rischio viene definito “elevato” si intende che esiste una probabilità su tre di sviluppare il diabete entro 10 anni; quando è definito “molto elevato” si intende una probabilità su due. Proprio a queste persone dovrebbe essere rivolto un programma di educazione sotto il profilo alimentare e motorio per la prevenzione della patologia”.
La Finnish diabetes association, l’Associazione finlandese del diabete, suggerisce che, tenendo conto che sopra i 20 punti totalizzati con le risposte il rischio di diabete tipo 2 deve considerarsi molto elevato, già tra 12 e 14 dovrebbe suonare un campanello d’allarme: la persona dovrebbe cominciare a fare attenzione ai propri comportamenti quotidiani e cercare di combattere elementi negativi e pericolosi come sovrappeso, obesità addominale, sedentarietà, cattiva alimentazione, vizio del fumo. Se il punteggio si colloca tra 15 e 20, si raccomanda di sottoporsi all’esame della glicemia. Consigliabile inoltre mostrare l’esito del test al proprio medico.
Riproponiamo qui il Findrisc con i criteri di valutazione dei punteggi ottenuti.
Le otto domande del Findrisc
1. Quanti anni hai?
0 punti – Meno di 45
2 punti – 45-54
3 punti – 55-64
4 punti – Più di 64
2. Qual è il tuo indice di massa corporea? (si calcola dividendo il proprio peso in chilogrammi per il quadrato dell’altezza, espressa in metri)
0 p. – Sotto 25 Kg/m2
1 p. – 25-30
2 p. – Sopra 30
3. Qual è la tua circonferenza alla vita (misurata in centimetri, all’altezza dell’ombelico)?
- Uomini
0 p. – Inferiore a 94 cm
3 p. – 94-102 cm
4 p. – Superiore a 102 cm
- Donne
0 p. – Inferiore a 80 cm
3 p. – 80-88 cm
4 p. – Superiore a 88 cm
4. Svolgi attività fisica per almeno 30 minuti al giorno al lavoro e/o durante il tempo libero (considerando anche la tua normale attività quotidiana)?
0 p. – Sì
2 p. – No
5. Quanto spesso mangi verdura e frutta?
0 p. – Tutti i giorni
1 p. – Non tutti i giorni
6. Assumi regolarmente farmaci contro la pressione alta?
0 p. – No
2 p. – Si
7. Hai mai rilevato valori elevati di glicemia (per esempio, in caso di visita medica, durante una malattia, nel corso di una gravidanza)?
0 p. – No
5 p. – Sì
8. Hai qualche familiare con diabete di tipo 1 o di tipo 2?
0 p. – No
3 p. – Sì: nonni, zii, cugini di primo grado, ma non genitori, fratelli-sorelle o figli
5 p. – Sì: genitori, sorelle, fratelli, figli
La misura del rischio
Calcolato il punteggio totale, si può delineare il livello di rischio della persona di sviluppare il diabete di tipo 2 entro 10 anni. Se il risultato è:
- Minore di 7 – il rischio è basso (una possibilità su 100 di sviluppare il diabete)
- Tra 7 e 11 – il rischio è leggermente alto (1:25)
- Tra 12 e 14 – il rischio è moderato (1:6)
- Tra 15 e 20 – il rischio è alto (1:3)
- Sopra i 20 – il rischio è molto alto (1:2)