“Non chiudete le diabetologie italiane a causa del Covid”. Questo è l’appello preoccupato lanciato in questi giorni dalla Fand, allarmata dal rischio che, con l’imperversare del Coronavirus e il passaggio di diverse Regioni in zona arancione, le cure di altre patologie importanti, come, ovviamente, il diabete, possano passare in secondo piano e finire trascurate. Purtroppo è quanto già successo in questi infausti due anni di pandemia, come denunciato più volte anche dai diabetologi italiani (vedi, per esempio, qui sul nostro sito).
L’appello della Fand: “Non chiudete le diabetologie italiane a causa del Covid”. L’Associazione teme che, con il diffondersi dei contagi e il passaggio di diverse Regioni in zona arancione, possa ripetersi quanto già accaduto nei periodi di lockdown, che ha creato seri problemi alle persone con diabete.
Il presidente di Fand-Associazione Italiana Diabetici, Emilio Augusto Benini, spiega così le ragioni dell’appello: “La richiesta di non chiudere le diabetologie deriva da quanto accaduto nel corso dei precedenti lockdown, durante i quali sono stati registrati seri problemi per le persone con diabete, che hanno portato a una forte disattenzione verso la cura da parte di chi si è letteralmente sentito abbandonato. In tanti si sono ritrovati a trascurare la propria malattia e il fai da te si è rivelato disastroso, soprattutto per le persone anziane e per quelle sole. Se è vero che disponiamo della telemedicina, la visita in presenza è, in molti casi, indispensabile e fondamentale.”
Secondo il presidente della Fand, le statistiche dopo la prima fase della pandemia, a strutture diabetologiche serrate, hanno fatto registrare un aumento importante delle complicanze, come piede diabetico e retinopatia.
“I malati cronici in generale, e le persone con diabete in particolare -sottolinea Benini- non possono ogni volta pagare a caro prezzo la chiusura di strutture pubbliche decisa per fronteggiare la pandemia: visite diabetologiche e specialistiche legate al rischio di complicanze non sono procrastinabili”.
“Fand -conclude il presidente della storica associazione di persone con diabete- invita caldamente chi ancora non sia vaccinato a farlo immediatamente. La raccomandazione è rivolta in particolar modo alle persone con diabete, giovani e anziani, e ai familiari delle persone con diabete, perché il Coronavirus ha dimostrato particolare predilezione per le categorie fragili”.
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