Il farmaco antidiabete e anti obesità semaglutide protegge il cuore delle persone ad alto rischio cardiovascolare. La terapia conferma la capacità di ridurre il pericolo di infarto, ictus e mortalità sia in chi soffre di diabete di tipo 2, sia nelle persone con obesità che però non hanno la glicemia alta. Lo indicano i risultati di due studi internazionali presentati per la prima volta al congresso dell’American College of Cardiology. La prima ricerca, di cui sono ora disponibili i risultati definitivi, è lo studio internazionale multicentrico Soul, che ha coinvolto 9.650 persone con diabete di tipo 2 e malattia cardiovascolare e/o insufficienza renale cronica, trattate con semaglutide per via orale o con placebo e seguite per cinque anni.
LA PROTEZIONE CARDIOVASCOLARE
La terapia con semaglutide, a cui nel 49% dei partecipanti è stato aggiunto un inibitore Sglt2 come parte del trattamento standard, riduce del 14% il rischio di infarto, ictus e morte per cause cardiache e come sottolinea Pasquale Perrone Filardi, presidente della Società italiana di cardiologia (Sic), “l’effetto di protezione cardiovascolare è netto, oltre che indipendente dall’eventuale trattamento con farmaci inibitori indicati nella terapia per il diabete (Sglt2), l’utilizzo della pillola a base di semaglutide migliora la salute di cuore e vasi e previene la progressione dell’aterosclerosi. Questo agonista Glp-1 ha un’efficacia superiore rispetto a qualsiasi altra terapia orale anche nella riduzione dei valori di emoglobina glicata e nella diminuzione del peso corporeo, e tutto questo si traduce in una consistente azione protettiva sull’apparato cardiovascolare”.
ESTENDERE LE INDICAZIONI TERAPEUTICHE DEL FARMACO
Lo studio Soul ha confermato la sicurezza e tollerabilità d’uso di semaglutide e sulla base dei nuovi risultati di protezione cardiovascolare è stata richiesta a Fda ed Ema un’estensione dell’indicazione d’uso per la riduzione del rischio cardiovascolare. “Dobbiamo tenere presente che una persona con diabete su tre ha anche una malattia cardiovascolare, perciò, è cruciale avere terapie che possano incidere su entrambe le condizioni”, aggiunge Ciro Indolfi, presidente della Federazione italiana di cardiologia (Fic). “Il meccanismo d’azione e gli effetti di semaglutide – continua – orale rendono perciò questo trattamento il gold standard per intervenire tempestivamente sulla riduzione del rischio cardiovascolare nelle persone con diabete di tipo 2”.
LE POTENZIALITA’ DEL FARMACO ANTIDIABETE
“Questi dati confermano – conclude Perrone Filardi – l’efficacia di semaglutide nella protezione cardiovascolare in pazienti ad alto rischio. Grazie al suo meccanismo d’azione unico, che consente il controllo della glicemia ma anche una riduzione consistente del peso corporeo, questo farmaco è una valida opzione per tutte le persone ad alto rischio cardiovascolare indipendentemente dalla presenza del diabete e/o dell’obesità. Semaglutide inoltre protegge cuore e vasi a prescindere dalla formulazione scelta, perché è efficace sia per via iniettiva sia per via orale, e in gruppi diversi di pazienti che sono accomunati da un alto rischio cardiovascolare e dalla presenza di una delle indicazioni per l’utilizzo del farmaco, che sia la glicemia alta o il peso in eccesso”.
Riproduzione riservata ©