Graziano Di Cianni è il nuovo presidente di Amd, Associazione medici diabetologi. Succede a Paolo Di Bartolo, che passerà, come avviene di consueto, alla guida della Fondazione Amd.

Il nuovo presidente di Amd è Graziano Di Cianni

Graziano Di Cianni è nato a San Marco Argentano, in provincia di Cosenza. Trasferitosi poi in Toscana, a Pisa, si è laureato in medicina e si è specializzato in medicina interna e in diabetologia. Successivamente si è stabilito a Livorno, dove oggi è direttore dell’Unità operativa complessa di Diabetologia e Malattie del metabolismo Asl Toscana Nordovest – Rete clinica diabetologica. Qui guida un’équipe di circa 20 medici, con un bacino di utenza di oltre 90mila persone con diabete.

Un esperto in materia di gravidanza e diabete

Con oltre 100 pubblicazioni all’attivo, nella propria attività di ricerca e clinico-assistenziale ha sempre posto particolare attenzione al binomio gravidanza e diabete (si veda in proposito sul nostro sito qui) prendendo anche parte al “Diabetes pregnancy study group” (Dpsg), e all’importanza delle competenze manageriali in sanità.

A livello istituzionale, Di Cianni è stato direttore della Commissione delle attività diabetologiche per la Regione Toscana, presso l’Assessorato alla Sanità. In Amd è dal 2019 membro del Consiglio direttivo nazionale, dopo essere stato presidente della Sezione regionale Toscana e consigliere nazionale di Fondazione Amd.

“Obiettivo per il futuro: dare una risposta assistenziale adeguata alle crescenti esigenze delle persone con diabete e dei familiari”

Così il nuovo presidente di Amd ha presentato il suo programma per i due anni del sup mandato: “In continuità con quanto fatto finora, l’obiettivo per il futuro è quello di crescere sempre di più per formare professionisti competenti e dare al diabete una risposta assistenziale adeguata alle crescenti esigenze delle persone con diabete e dei familiari. Una crescita professionale che passa dal riconoscimento di nuove competenze, non solo cliniche, ma anche manageriali e organizzative, imprescindibili nell’attuale contesto sanitario per garantire un’assistenza adeguata che tenga conto della complessità della patologia”.

L’importanza di una comunicazione efficace

“Non dimentichiamo poi la sfida della comunicazione efficace -continua Di Cianni- soprattutto nella relazione con pazienti e caregiver, che si rinnova anche alla luce dell’ingresso sempre più ampio del digitale nella pratica quotidiana del diabetologo. Proseguiremo poi con i nostri progetti nell’ambito dell’intelligenza artificiale, in raccordo con i dati degli Annali Amd, che rappresentano una grande risorsa per la produzione di studi real world in diabetologia, e quindi per la messa a punto di processi innovativi, basati sul digitale”.

Alleanze con le associazioni dei pazienti e con le società scientifiche

“Infine -conclude- porteremo avanti il consolidamento di alleanze strategiche con le associazioni dei pazienti e le altre società scientifiche che operano in diabetologia, una sinergia crescente, che ha fatto la differenza, per esempio, nell’interlocuzione con le istituzioni e nella gestione dell’informazione per specialisti e persone con diabete durante tutta la fase pandemica”.