Si cercano sempre più spesso informazioni sul diabete on line. Lo confermano anche le vostre risposte al nostro questionario su diabete e internet, che ci danno un’ulteriore testimonianza di quanto cresca il peso della rete come fonte per chi vuol sapere di più di questa patologia. Con i pro e i contro, naturalmente, perché su internet si trova veramente di tutto e bisogna imparare a distinguere l’informazione buona da quella scorretta o inadeguata. I lettori che ci hanno risposto hanno dimostrato di essere consapevoli anche di questo.
Vediamo allora, in sintesi, i risultati della survey (che vi avevamo presentato qui), ringraziandovi una volta di più per la vostra partecipazione, che ha totalizzato oltre mille risposte.
L’identikit dei partecipanti
Tra chi ha aderito alla nostra proposta di sondaggio, c’è sostanziale equilibrio tra uomini e donne, ma con una leggera prevalenza maschile: 52% contro 48%.
La fascia di età più presente è quella compresa tra 36 e 65 anni (55%), segue il gruppo degli over 65 (il 42%); prevedibilmente ridotta la quota dei più giovani: soltanto il 2% tra i 18 e i 35 anni.
Il maggior numero di risposte ci è arrivato dall’Italia meridionale (38%), che supera di otto punti percentuali il Nord (30%); a seguire, il Centro con il 18% e le Isole con il 14%.
Prevalgono nettamente le persone con diabete di tipo 2 (86%), dato che questa è la forma di diabete più diffusa; il 13% è rappresentato da diabetici di tipo 1 e c’è infine un 1% costituito da donne con diabete gestazionale.
Il 45% di chi ci ha risposto usa sistematicamente internet, ogni giorno o tutte le settimane, per trovare informazioni sul diabete. La maggioranza è soddisfatta della qualità di quello che trova. Il 56% verifica le notizie con il proprio medico. Alimentazione, novità scientifiche, autocontrollo e terapia i temi più ricercati dai lettori.
La frequenza delle ricerche on line
Era abbastanza prevedibile che la risposta alla domanda “Cerchi su internet informazioni relative al diabete?” raccogliesse una maggioranza nettissima (quasi il 90%) di risposte affermative, dato che ci siamo rivolti a un pubblico di frequentatori del web. Resta significativa l’alta quota di persone che cercano abitualmente di informarsi sulla patologia attraverso siti e portali on line.
Il 19%, infatti, lo fa tutti i giorni e il 26% tutte le settimane: ciò vuol dire un 45% di persone molto interessate al diabete, che utilizzano internet come sistematica fonte di notizie. Il 55% dei rispondenti che usano la rete dichiara invece di utilizzarla per il diabete “saltuariamente”.
Gli argomenti preferiti
Molto interessanti sono i risultati delle risposte alla domanda su quali siano gli argomenti che stanno più a cuore alle persone in cerca di informazioni sul diabete on line. Netto è il predominio dell’alimentazione, citata dall’82%, a conferma di quanto sia alta la consapevolezza che il “mangiar sano” è cruciale per un buon equilibrio del proprio diabete.
Un forte 64% ricerca notizie sulle novità scientifiche, perché dalla scienza ci si aspettano scoperte che rendano sempre meglio affrontabile la gestione della patologia e sempre più efficaci le terapie, con la speranza sempre viva che si possa arrivare un giorno a una cura definitiva.
Quasi il 50% vuole sapere di più su sintomi e terapia, il 44% sull’autocontrollo, risorsa fondamentale per poter mantenere un buon compenso. L’importanza dell’attività fisica è riconosciuta per lo meno da quasi il 35% dei rispondenti.
La qualità dell’informazione in rete
Abbiamo accennato sopra alla attendibilità del materiale informativo rintracciato sulla rete e alla capacità di separare il grano dall’oglio, cioè la buona informazione dalle fake news. Uno dei modi per farlo è chiedere il parere del proprio medico. Il 56%, cioè la maggioranza, dei nostri lettori lo fa; un 44% invece dice di no: perché si fida o si sente in grado di valutare da sé la qualità di quanto ha letto.
La soddisfazione per l’informazione trovata è abbastanza elevata; il 20% la giudica in generale “molto utile” e il 36% “soddisfacente”. C’è però un 44% che esprime cautela e prudenza, affermando che quello che si trova in rete è “non sempre attendibile”. L’eccesso di informazione (che è spesso indicato come uno dei “difetti” di internet) è segnalato come un problema solamente dall’1% di chi ci ha risposto.
I siti e i social più utilizzati
I siti istituzionali sono quelli più frequentati (47%), seguiti a breve distanza da quelli di riviste specializzate (44%); un poco più indietro (39%) troviamo i siti di associazioni di pazienti; poi vengono blog e forum (29%), più distaccati i siti di aziende (11% circa).
Tra i social media la parte del leone la fa Facebook, fonte primaria per il 93%, e la cosa non stupisce, data la forza e diffusione del mezzo; lontano è YouTube, con circa il 22%; residuali, date le caratteristiche specifiche di questi media, le quote di Twitter (4,3%) e Instagram (1,8%)
Le app e il loro uso
Ultimo tema trattato è quello dell’uso delle app per la gestione del diabete (di cui si era occupata anche una precedente survey). “Le utilizzate?”, abbiamo domandato. L’82% ci ha risposto di no contro il 18% di sì. Questo tipo di innovazione ha dunque ancora ampi margini di espansione da esplorare. Si possono ricavare interessanti indicazioni in materia dalle risposte alla domanda su quale sia l’ambito in cui le persone con diabete ritengono più utile l’impiego di una applicazione: la maggioranza, il 57%, indica l’autocontrollo, il 36% pensa al diario quotidiano sul diabete; il 23% come aiuto per l’aderenza alla terapia; il 13% come promemoria per ricordare quando assumere i farmaci prescritti dal medico.