La Società italiana di diabetologia raccomanda alla persone con diabete di fare il vaccino antinfluenzale al più presto, per consentire all’organismo di costituire le sue difese contro la malattia stagionale in arrivo.

La Sid raccomanda il vaccino antinfluenzale a chi ha il diabete: l’influenza stagionale non va sottovalutata, poiché aumenta le possibilità di ricovero in terapia intensiva e i rischi di mortalità.

L’influenza arriva tutti gli anni nella stagione invernale e si presenta ogni volta in forme diverse, perché il virus muta: è quindi necessario vaccinarsi regolarmente (il vaccino fatto l’anno prima non protegge per l’anno seguente), perché si tratta di una patologia da non prendere sotto gamba. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, causa tra le 250 e le 500mila vittime l’anno.

Chi rischia di più di avere conseguenze serie da una influenza sono gli anziani sopra i 65 anni, i soggetti fragili e le persone con patologie croniche come il diabete: per loro il vaccino antinfluenzale è caldamente raccomandato. Il Ministero della Salute considera le persone con diabete ad alto rischio di complicanze e mortalità, e le invita a sottoporsi alla vaccinazione appena possibile. Dati recenti dicono purtroppo che la percentuale di vaccinati è ancora troppo bassa (vedi sul nostro sito qui).

Va ricordato che il vaccino antinfluenzale è gratuito per le persone con diabete e per i loro familiari e contatti stretti (per esempio, i caregiver). Queste settimane autunnali sono il momento indicato per vaccinarsi.

La Sid sottolinea dunque con particolare impegno l’importanza del vaccino antinfluenzale per chi ha il diabete. Ha costituito un gruppo di lavoro su “Diabete e vaccini”, insieme con l’Associazione medici diabetologi-Amd e la Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica-Siti, coordinato da Ilaria Dicembrini dell’Università degli Studi di Firenze e  Valeria Sordi dell’Ospedale San Raffaele di Milano.

Ilaria Decembrini (Sid) il vaccino ha un elevato profilo di efficacia e sicurezza e abbatte significativamente i rischi per i pazienti con diabete.

Spiega dunque Decembrini che “il diabete è un fattore di rischio per esiti più gravi dell’influenza: basti pensare che aumenta di 1,7 volte il rischio di ricovero in terapia intensiva, di oltre 3,5 volte quello di ricovero per influenza o polmonite e di oltre 3 volte il rischio di mortalità. Ecco perché i diabetologi invitano i loro pazienti alla vaccinazione, che ha un elevato profilo di efficacia e sicurezza e abbatte significativamente i rischi, per esempio quello di mortalità complessiva, allo 0,57%”.

Aggiunge la sua sollecitazione il presidente della Società italiana di diabetologia Angelo Avogaro: “Il tempismo è importante per dare il tempo all’organismo di sviluppare la copertura anticorpale prima della diffusione del virus che avverrà con il calo delle temperature. Consigliamo quindi ai pazienti di non attendere”.

Vaccinarsi anche contro l’herpes zoster

Sid rammenta infine che, in tema di vaccinazioni, va citata anche la protezione contro l’herpes zoster, la cui incidenza aumenta di 1,52 volte nei diabetici e che può esporre la persona a problematiche negative per la qualità di vita (come la nevralgia posterpetica). La profilassi contro questo virus ha una efficacia del 91,2%. Tra i soggetti con diabete i vaccinati sviluppano la malattia nello 0,8% dei casi contro il 9,2% dei non vaccinati.

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