La nefropatia nel diabete di tipo 1 è una delle complicanze più temibili, perché colpisce organi fondamentali come i reni. Uno studio del Gruppo Annali dell’Associazione medici diabetologi ha esaminato quali siano i fattori di rischio di insufficienza renale in persone con diabete di tipo 1 per individuare le condizioni che favoriscono l’insorgere del problema e che devono far scattare l’allarme.
I principali fattori di rischio per l’insorgenza di nefropatia nel diabete di tipo 1 sono: lunga durata del diabete, iperglicemia, alti livelli di colesterolo e trigliceridi, ipertensione arteriosa, fumo di sigaretta.
Dallo studio emerge che bisogna fare attenzione innanzitutto alla lunga durata della patologia, a valori di glicemia e di emoglobina glicata molto alti, a livelli di trigliceridi elevati, a presenza di ipertensione arteriosa. Nell’introduzione gli autori ricordano che, insieme con lunga durata del diabete, iperglicemia, pressione alta, dislipidemia (colesterolo e trigliceridi elevati), anche il fumo di sigaretta è da considerare tra i fattori di rischio per la salute dei reni.
Lo studio di Amd sulla nefropatia nel diabete di tipo 1 è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports (del gruppo Nature) e ha preso in esame 2656 pazienti con diabete di tipo 1 e funzione renale non compromessa, selezionati attraverso il database della rete dei centri diabetologici italiani e tenuti sotto osservazione per un lasso di cinque anni. L’indagine si intitola “Predictors of chronic kidney disease in type 1 diabetes: a longitudinal study from the Amd Annals initiative” (autori: Pamela Piscitelli, Francesca Viazzi, Paola Fioretto, Carlo Giorda, Antonio Ceriello, Stefano Genovese, Giuseppina Russo, Pietro Guida, Roberto Pontremoli, Salvatore De De Cosmo). Chi volesse leggerlo per approfondire, può trovarlo, in lingua inglese, a questo link.
La nefropatia diabetica cronica è la principale causa di malattia renale terminale nel mondo occidentale ed è associata a un più alto rischio di patologie cardiovascolari. È quindi molto importante individuare e tenere sotto controllo i fattori predittivi di questa complicanza del diabete al fine di prevenirne l’insorgere o almeno evitarne o contenerne la progressione e l’aggravamento.
La diagnosi clinica della nefropatia avviene quando si riscontra una persistente elevata presenza nelle urine di una proteina chiamata albumina (“albuminuria”) e un ridotto grado di filtrazione glomerulare (che misura il processo con cui i reni filtrano il sangue). Sul nostro sito ne abbiamo parlato anche qui.
De Cosmo (Amd): conoscere i fattori ambientali predisponenti alla nefropatia diabetica consentirebbe di attuare appieno le strategie preventive e terapeutiche, orientate a far sì che il danno renale non si manifesti o non progredisca verso forme più gravi.
ll professor Salvatore De Cosmo, direttore dell’Unità operativa complessa di Endocrinologia presso la Casa Sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia), e coordinatore dello studio, illustra le motivazioni e gli obiettivi dell’indagine di Amd: “Le persone affette da diabete di tipo 1 -la forma di diabete che in genere insorge nei giovani e che necessita di terapia insulinica- hanno un rischio elevato di sviluppare un danno ai reni: la nefropatia. Questa grave complicanza del diabete espone chi ne è affetto a un rischio elevato di progressione del danno renale fino all’insufficienza renale terminale, con necessità di dialisi o di trapianto, ma anche di mortalità e comorbilità, soprattutto per cause cardiovascolari. Conoscere quindi i fattori ambientali predisponenti a tale complicanza consentirebbe di attuare appieno le strategie preventive e terapeutiche, orientate a far sì che il danno renale non si manifesti o non progredisca verso forme più gravi”.
Così il professor De Cosmo riepiloga i risultati dello studio: “I risultati hanno individuato nella lunga durata di malattia (tra i 12 e 17 anni), nei valori di glicemia più elevati (alti valori di emoglobina glicosilata), negli elevati livelli di trigliceridi e nella presenza di trattamento antipertensivo -quale indicatore di ipertensione arteriosa- i fattori predisponenti di insorgenza di albuminuria (un tasso elevato di albumina nelle urine è un marcatore della malattia renale). Mentre l’età più avanzata e un valore di filtrato glomerulare lievemente ridotto predisponevano alla diminuzione più marcata di filtrato glomerulare. Si stima che il 20-40% di pazienti con diabete di tipo 1 sviluppi, nel corso della vita, la complicanza renale. Più in dettaglio, nel nostro studio, che ha avuto un periodo di osservazione relativamente breve, di 5 anni, il 4.3% della popolazione ha sviluppato una riduzione del filtrato glomerulare e il 18% un’aumentata escrezione urinaria di albumina”.