La Fand, Associazione italiana diabetici, promuove corsi per diabetico guida, per preparare cioè alcune persone al ruolo di figura competente in materia di diabete e in grado sia di supportare i pazienti sia di interloquire e collaborare, con cognizione di causa, con servizi di diabetologia e medici di medicina generale.

La Fand ha istituito i corsi di diabetico guida, con esami e rilascio di diploma, per formare persone preparate sulla patologia, in grado di aiutare i pazienti e di dialogare e collaborare con il personale sanitario.

Più in particolare, obiettivo del corso è formare persone, all’interno dell’associazione di volontariato, in grado di dare un valido contributo nell’educazione all’autocontrollo e all’autogestione del diabete.

I corsi svolti sinora sono stati due, il secondo conclusosi a luglio. Il terzo comincia il prossimo 20 settembre 2022.

Il corso di luglio ha promosso 65 diplomati, che hanno ottenuto l’attestato dopo avere superato l’esame. Tre i non ammessi, per aver saltato oltre tre lezioni, un bocciato.

Che cosa possono fare i diabetici guida?

Commenta con soddisfazione Manuela Bertaggia, responsabile del progetto e vicepresidente della Fand: “Siamo orgogliosi del risultato che i partecipanti al corso hanno raggiunto e dell’interesse raccolto dai nostri corsi per diabetico guida. La qualità del nostro programma di formazione è dettata dal parco dei nostri docenti e tutor, dalla loro grande competenza, professionalità, disponibilità e passione. Il corso offre un’educazione completa sulla gestione della malattia diabetica e, a prescindere dalla volontà di diventare diabetico guida, è sicuramente utile a tutte le persone con diabete, poiché offre un insieme di informazioni e nozioni che nessun diabetologo da solo potrebbe offrire”.

Aggiunge il presidente della Fand, Emilio Augusto Benini: “La missione 6 del Pnrr e il Decreto ministeriale 71/2022 prevedono nuovi modelli di sviluppo dell’assistenza territoriale nel sistema sanitario nazionale, con l’istituzione delle case di comunità, affinché le persone siano curate dove risiedono, mettendole finalmente al centro del sistema sanitario. Il diabetico guida sarà sicuramente di grande aiuto, poiché svolgerà attività di supporto alle persone con diabete, ma anche al personale sanitario di diabetologia”.

Come possono concretamente operare e dare il loro contributo i diabetici guida? Così esemplifica Benini: “Potranno essere di aiuto, per esempio, nelle forme di prevenzione che si attueranno nelle case di comunità, così come previsto dal Decreto 71, per la prevenzione del diabete di tipo 2 e delle malattie cardiovascolari, per le quali, da sempre, Fand orienta la sua azione attraverso le tante associazioni affiliate, realizzando screening e campagne d’informazione rivolte alla popolazione”.

Ulteriori informazioni potete trovarle sul sito della Fand. Articoli correlati potete leggerli, sul nostro sito, qui, qui e qui.

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