La Fand, Associazione italiana diabetici, storica organizzazione di volontariato, ha tenuto dal 5 al 7 aprile a Rimini la sua assemblea nazionale, che ha posto al centro dell’attenzione i diritti delle persone con diabete”.
I diritti delle persone con diabete al centro della quarantaduesima assemblea nazionale della Fand, da poco conclusasi a Rimini.
L’assemblea di Rimini è stata l’occasione per riportare in primo piano i temi dellì’equità nell’accesso alle cure a livello nazionale, del rafforzamento dell’assistenza sul territorio e della integrazione sociosanitaria.
Il presidente della Fand Emilio Augusto Benini ha fatto così il punto della situazione, indicando quali sono le priorità per il mondo del diabete: “Sviluppare un sistema in cui l’assistenza e i diritti delle persone con diabete siano garantiti in modo uniforme su tutto il territorio nazionale costituisce un obiettivo prioritario. Su questo occorre un lavoro comune e sinergico, a partire dal mondo dei pazienti, affinché il tema dell’equità e dell’uguaglianza per tutte le persone con diabete rispetto a trattamento e assistenza, sia posto all’attenzione della politica e sia al centro dell’agenda istituzionale”.
Per quanto riguarda il territorio e le cure di prossimità, vicine al paziente, Benini ha sottolineato: “Occorre uno sviluppo dell’assistenza a livello territoriale. Non possiamo sprecare l’occasione unica che il Pnrr offre per un rafforzamento del territorio, ovvero per un’assistenza che sia più a misura delle persone con diabete e della loro quotidianità. Penso, in questo quadro, anche all’opportunità di sviluppare sempre più la farmacia dei servizi, con la sua indiscutibile caratteristica di prossimità, come importante valore aggiunto di questo percorso di rafforzamento del territorio che auspichiamo”.
Un percorso in cui -spiega la Fand- senza che il territorio vada a depauperare il ruolo dell’ospedale, si attui un’integrazione, con il potenziamento dei centri diabetologici e del loro team, del ruolo dei medici di medicina generale, delle case di comunità e appunto della farmacia dei servizi, provvedendo al contempo a un sistema informatico che sia in grado di supportarla.
Il presidente della Fand Benini: “Occorre mettere in campo le risorse adeguate al funzionamento del nostro sistema sanitario”.
Uno dei punti critici che ostacolano l’attuazione di questi importanti interventi è la questione degli investimenti necessari, senza i quali la sanità non può progredire come dovrebbe e come tutti auspicano e senza i quali anche i diritti delle persone con diabete rischiano di non essere resi effettivi.
In proposito, il presidente della Fand ha osservato: “Occorre mettere in campo le risorse adeguate al funzionamento del nostro sistema sanitario, come chiesto autorevolmente in una lettera da quattordici scienziati, fra cui il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi: è impensabile che alla sanità in Italia nel 2025 sia destinato solo il 6,2% del Pil, ovvero molto meno di quell’8% che rappresenta lo standard dei Paesi europei avanzati. Come organizzazione di pazienti invitiamo la politica ad ascoltare l’appello degli scienziati e a provvedere a un piano di finanziamento straordinario del nostro sistema sanitario”.
Ha concluso Benini: “Bisogna, infine, assicurare alle persone con diabete il pieno accesso all’informazione, all’educazione terapeutica, alla sana alimentazione, ai corretti sili di vita, nonché al supporto psicologico tutelandone i diritti nelle attività quotidiane, per esempio in ambito scolastico, sportivo e, soprattutto, lavorativo. Occorre sviluppare la rete diabetologica sociosanitaria, valorizzando anche il contributo fondamentale del “diabetico guida” nell’ambito del team diabetologico, per esempio nel suo ruolo di “navigator” che accompagna la persona con diabete supportandola in tutto il suo percorso anche da un punto di vista organizzativo».
Il corso Fand di “diabetico guida”
Proprio a questo scopo, Fand ha presentato durante l’Assemblea nazionale, il suo Corso di Diabetico Guida, giunto quest’anno alla quarta edizione, che si svolgerà da maggio a ottobre con l’obiettivo di formare figure di “diabetici qualificati”, cioè esperti nell’autocontrollo e nella autogestione del diabete e in grado di fornire aiuto e sostegno alle persone con diabete e ai loro familiari.
Il corso, rivolto a un massimo di 80 partecipanti, si articola in 11 lezioni ed è realizzato in collaborazione con la scuola di formazione dell’Amd – Associazione medici diabetologi, e con il contributo della Sid – Società italiana di diabetologia. Per saperme di più, si può consultare il sito della Fand qui.
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