O.K. L’obbligo è di stare tutti a casa, perché altrimenti non se ne viene fuori da questa emergenza Coronavirus. Ma ci sono beni che non possono mancare, come per esempio le medicine, e sappiamo bene che per la persona con diabete ci sono farmaci indispensabili, da avere sempre a disposizione. Alcuni di questi poi, in certe Regioni, sono in distribuzione diretta, quindi vanno recuperati nella farmacia ospedaliera o nei centri indicati dalle Asl, e anche quelli in distribuzione per conto, cioè acquistati dal Servizio sanitario e poi dispensati attraverso la farmacia del territorio, obbligano a uscire di casa più volte. Prima per andare dal medico a prendere la ricetta, poi per andare in farmacia a consegnarla e a ordinare il farmaco, quindi di nuovo in farmacia per ritirarlo. Ma com’è possibile, se l’obbligo è di non uscire dalla propria abitazione?

Proprio per limitare gli spostamenti dei cittadini e ridurre così la diffusione del Coronavirus il capo del Dipartimento della Protezione civile ha emesso un’ordinanza che consente alla ricetta del medico di viaggiare telematicamente. Un servizio già da tempo presente in Lombardia, poi in alcune Regioni e ora esteso in tutt’Italia. In pratica, il cittadino non ha più bisogno di andare nell’ambulatorio del medico a ritirare la ricetta, ma potrà ricevere direttamente dal medico un numero, il “Numero di ricetta elettronica (Nre). Come? O per via email, o tramite sms sul cellulare, o attraverso il telefono. Poi, con questo numero andrà in farmacia, dove verrà stampato il promemoria della ricetta elettronica e gli verrà consegnato il farmaco.

“Dobbiamo fare di tutto per limitare gli spostamenti e ridurre la diffusione del virus Covid-19” ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Puntiamo con forza sulla ricetta medica via email o con messaggio sul telefono, un passo avanti tecnologico che rende più efficiente tutto il Sistema sanitario nazionale”.

Ecco, nel dettaglio, le tre modalità stabilite dall’ordinanza della Protezione civile per ottenere il “Numero di ricetta elettronica”:

a) trasmissione del promemoria in allegato a messaggio di posta elettronica, laddove l’assistito indichi al medico prescrittore la casella di posta elettronica certificata (Pec) o quella di posta elettronica ordinaria (Peo);

b) comunicazione del Numero di ricetta elettronica (Nre) con Sms o con applicazione per telefonia mobile che consente lo scambio di messaggi e immagini, laddove l’assistito indichi al medico prescrittore il numero di telefono mobile;

c) comunicazione telefonica da parte del medico prescrittore del Numero di ricetta elettronica laddove l’assistito indichi al medesimo medico il numero telefonico”.

Il Ministro Roberto Speranza: “Puntiamo con forza sulla ricetta medica via email o con messaggio sul telefono, un passo avanti tecnologico che rende più efficiente tutto il Sistema sanitario nazionale”.

Così, non serve più andare dal medico, ma rimane pur sempre la necessità di dover uscire di casa per recarsi in farmacia, a portare il Nre e ritirare il farmaco. Ma la Federfarma, il sindacato dei titolari di farmacia, ha pensato di venire incontro alle persone anziane, o “deboli” perché con particolari patologie, istituendo due numeri verdi per la consegna domiciliare dei farmaci. 

• il primo numero verde, gestito direttamente da Federfarma (Tel.: 800.189.521), è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 18,00, ed è rivolto alle persone che non sono in grado di recarsi in farmacia perché affette da disabilità o patologie gravi e non hanno nessuno che possa andare in farmacia per loro conto. Questo servizio, quindi, non copre le esigenze aventi carattere di urgenza, ma aiuta solamente i pazienti che si trovano nell’impossibilità fisica d’andare in farmacia; 

• il nuovo servizio, attivato in collaborazione con la Croce Rossa Italiana (Tel.: 800.065.510), è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ed è destinato a persone con oltre 65 anni, soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (oltre 37,5°), persone non autosufficienti o sottoposte alla misura della quarantena o, in ogni caso, risultati positivi al virus Covid-19, in possesso di prescrizione medica.

Quest’ultimo servizio, è stato attivato proprio il conseguenza dell’emergenza Coronavirus e prevede che personale della CRI ritiri innanzitutto dal paziente il Numero di ricetta elettronica, poi passi in farmacia a prendere e pagare il farmaco e poi lo consegni direttamente a casa del malato, da cui riceverà il solo costo del farmaco perché il servizio è gratuito. 

Questi sono i servizi di consegna domiciliare del farmaco attivati da Federfarma. Altri ancora possono essere stati organizzati a livello locale dalle organizzazioni dei farmacisti o dalla farmacia stessa, che consegna il farmaco direttamente a casa attraverso propri canali, dopo aver ricevuto il Nre da parte del paziente. Iniziative meritevoli che garantiscono al cittadino il ricevimento dei medicinali e, parallelamente, permettono di riservare i numeri verdi alla cosiddetta “utenza debole”.