La dieta ideale per chi ha il diabete è una alimentazione personalizzata a misura della singola persona, stabilita dal medico e concordata con il paziente secondo le sue caratteristiche, ma deve sempre basarsi su alcune buone norme generali fondamentali.

Ce le ricorda la Società italiana di diabetologia in un recente comunicato dedicato alla dieta ideale per chi ha il diabete, che qui sotto riassumiamo, basato sul documento congiunto Sid-Amd “Standard italiani per la cura del diabete mellito 2018”.

Come afferma il professor Giorgio Sesti, presidente della Fondazione Diabete Ricerca della Sid,  “l’alimentazione è una delle pietre miliari nella prevenzione e nel trattamento del diabete tipo 2. Essa ha come obiettivo non solo il miglioramento del controllo glicemico e degli altri fattori di rischio cardiometabolici, ma anche la riduzione delle malattie cardiovascolari”.

Mangiare sano con il diabete: le raccomandazioni della Sid

  • La dieta ideale per la prevenzione e il trattamento delle persone con diabete prevede un’alimentazione ricca di fibre (da ortaggi, frutta, cereali non raffinati) e povera di grassi animali.
  • Le fonti di carboidrati da preferire sono cereali integrali, frutta, legumi e vegetali; in generale, è preferibile evitare carboidrati a elevato indice glicemico (l’impiego di carboidrati a basso indice glicemico consente di migliorare il controllo della glicemia e riduce anche il rischio di ipoglicemie). Non esistono al momento evidenze per suggerire l’uso di diete a basso contenuto di carboidrati (diete “low carb”, < 130 g/die) nelle persone con diabete che dovrebbero assumerne in quantità tale da garantire il 45-60% delle calorie giornaliere totali.
  • Sebbene l’uso di saccarosio (il comune zucchero da cucina) e di altri zuccheri semplici non vada demonizzato, tuttavia è importante evitarne il consumo abituale, anche in un’ottica di controllo del peso. I dolcificanti acalorici sono sicuri se consumati in quantità moderate.
  • In presenza di una funzione renale normale, le proteine dovrebbero fornire il 10-20% delle calorie introdotte giornalmente con la dieta. Le diete iperproteiche (> 20%) nelle persone con diabete andrebbero evitate per un possibile aumento del rischio cardiovascolare e di danno alla funzione renale sul lungo periodo.
  • L’assunzione con la dieta di grassi saturi e di grassi trans andrebbe limitata al massimo; in generale, i grassi dietetici dovrebbero fornire il 20-35% dell’energia totale giornaliera, l’assunzione di colesterolo non dovrebbe superare i 300 mg al giorno.
  • Inserire nella dieta pesce (meglio se azzurro) due volte la settimana fornisce un buon apporto di acidi grassi polinsaturi, utili e non nocivi.
  • Un’introduzione moderata di alcol, fino a 10 grammi al giorno nella donna e 20 grammi al giorno nell’uomo è accettabile, tranne che nei soggetti obesi o con elevati valori di trigliceridi. È assolutamente sconsigliata l’assunzione di alcol alle donne in gravidanza e nei soggetti con storia di pancreatite. I soggetti trattati con insulina possono assumere alcol, ma solo nel contesto di un pasto.
  • Va incoraggiato il consumo di cibi ricchi di antiossidanti, microelementi e vitamine, tutti contenuti nella frutta e nei vegetali. Non ci sono prove scientifiche dell’utilità di somministrare alle persone con diabete supplementi vitaminici (tranne ovviamente che negli stati carenziali) e anche l’uso di alimenti “dietetici” per diabetici non è supportato da evidenze scientifiche.

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