L’insulina, fondamentale per la cura del diabete, è un farmaco che va trattato con attenzione e cura, al fine di mantenerne l’efficacia. Ecco alcune buone norme da seguire, per evitare sprechi, errori e utilizzi inappropriati.

Una domanda che molti diabetici in trattamento insulinico si pongono è come le preparazioni di insulina devono essere conservate e per quanto tempo può essere usato un flacone o una cartuccia dopo che sono stati aperti. Va subito precisato che, per non avere una perdita di efficacia, le scorte di insulina devono essere conservate in frigorifero fra 2 e 8°C, evitando il congelamento, mentre i preparati di insulina in uso possono essere mantenuti a temperatura ambiente, purché non superiore a 25-30°C. L’iniezione di insulina fredda può, infatti, causare una irritazione locale e risultare così dolorosa. Inoltre, va evitato un eccessivo scuotimento del flacone contenente l’insulina e sempre controllato che non vi siano variazioni di colore o di trasparenza. In particolare, le insuline ad azione rapida e l’insulina glargina sono limpide e incolori, mentre tutte le altre insuline ad azione ritardata sono uniformemente opache.
Per quanto riguarda, in modo più specifico, la possibile durata d’impiego delle fiale di insulina l’American diabetes association (Ada) ritiene che debba essere limitata a un mese. In altri termini, il flacone o la cartuccia devono essere sostituiti dopo un mese dall’avvio del loro uso. Le case produttrici indicano, in genere, in quattro settimane (28 giorni) il tempo dopo il quale il flacone deve essere sostituito, anche se vi è ancora della insulina residua.
La necessità di utilizzare preparati d’indiscussa efficacia e, al tempo stesso, di evitare l’impatto economico di una eventuale inutile eliminazione di confezioni ancora valide, sarebbe opportuno che sulla scheda tecnica di ogni preparazione di insulina fosse precisato, sulla base di informazioni uniformi fondate su dati sperimentali certi, insieme con la data di scadenza dell’insulina refrigerata, anche il tempo massimo di mantenimento delle singole preparazioni di insulina a temperatura ambiente senza che vi sia una perdita di attività.

(P.B.)