Più insulina disponibile e a prezzi più bassi. È questa la necessità impellente che Medici senza frontiere (Msf) segnala all’Organizzazione mondiale della sanità, chiedendo il suo intervento per garantire a tutte le persone con diabete l’accesso agevole a un farmaco salvavita che oggi nel mondo non è assicurato a tutti quelli che ne hanno bisogno.

L’appello di Medici senza frontiere all’Oms: è necessaria più insulina disponibile e a prezzi più bassi, perché ancora oggi nel mondo metà dei pazienti non riesce ad accedere al fondamentale farmaco antidiabete.

Medici senza frontiere (organizzazione internazionale non governativa che festeggia nel 2021 i cinquant’anni di attività) è presente in ottanta Paesi del mondo e dichiara che, “nella maggior parte dei contesti in cui opera, l’insulina spesso non è disponibile nelle strutture sanitarie pubbliche e spesso nemmeno nelle farmacie private”.

All’Oms, Msf chiede quindi di agire per favorire l’aumento delle fonti di produzione di insulina di qualità garantita, il conseguente abbassamento dei prezzi e una fornitura più stabile di questo farmaco salvavita.

Purtroppo, come spiega Helen Bygrave, consulente per le malattie croniche per la campagna di accesso ai farmaci di Msf, “oggi milioni di persone in tutto il mondo non hanno accesso all’insulina per controllare il diabete e, guardando al futuro, si prevede che il fabbisogno globale di insulina aumenterà, in gran parte a causa della crescita del diabete di tipo 2 nei Paesi a basso e medio reddito. Per soddisfare la crescente domanda globale e garantire che questo farmaco salvavita sia prontamente disponibile per le persone che ne hanno bisogno, l’Oms deve lavorare urgentemente per garantire la qualità di più fonti di produzione di insulina”.

Oltretutto, nell’ultimo anno la pandemia globale da Covid-19 ha aggravato la situazione, rendendo “ancora più urgente poter contare sull’insulina: le persone con diabete hanno un rischio più elevato di sviluppare forme più severe dell’infezione e di morire” (su questo punto si veda qui, sul nostro sito).

Il Global Diabetes Compact dell’Oms

L’Oms è molto attenta alla problematica del diabete. Proprio in questo mese di aprile 2021 ha dato l’avvio al Global Diabetes Compact, l’Accordo globale sul diabete, un programma generale di sostegno per rafforzare concretamente i piani di prevenzione e gestione del diabete, in particolare nei Paesi economicamente e socialmente svantaggiati.

Il progetto guidato dall’Oms intende coinvolgere settore pubblico e privato e filantropico per alcuni obiettivi primari:

  • accrescere la capacità dei sistemi sanitari di individuare, diagnosticare e gestire il diabete
  • raggiungere l’integrazione della cura del diabete nei programmi esistenti, facendo così leva sulle risorse già presenti nei sistemi sanitari e venendo incontro alle esigenze di salute delle persone in modo più complessivo
  • aumentare gli sforzi per la promozione della salute per prevenire il diabete, particolarmente tra i più giovani

Dal lato della prevenzione, il Compact si propone di prestare particolare attenzione alla riduzione dell’obesità, specialmente tra i giovani. Dal lato del trattamento, l’enfasi sarà sul miglioramento dell’accesso ai medicinali e alle tecnologie nell’ambito del diabete, in particolare nei Paesi a basso e medio reddito.

Le richieste di Medici senza frontiere all’Organizzazione mondiale della sanità

Proprio alla luce di questo programma dell’Oms, Medici senza frontiere sollecita un’azione diretta sulla questione dell’insulina, dato che “è stata scoperta 100 anni fa, ma oggi, a livello globale, più della metà delle persone che ha bisogno del farmaco non riesce in concreto a beneficiarne a causa dei difficili requisiti di conservazione, dei complessi protocolli di trattamento e dei prezzi elevati”.

Msf ricorda che “nel 2019, l’Oms ha lanciato il suo programma di “prequalificazione” per valutare e aiutare ad accelerare l’approvazione della qualità di più fonti di insulina oltre a quelle dei tre principali produttori. Questo programma dovrebbe consentire ai Paesi e agli operatori sanitari di procurarsi con sicurezza più versioni di insulina di qualità garantita. Tuttavia, a oggi, nessun produttore alternativo è stato approvato per la qualità della produzione. L’Oms deve urgentemente dare la priorità e accelerare la prequalificazione di più produttori di insulina per abbattere alcune delle barriere che l’hanno tenuta lontana dalle persone che ne hanno un disperato bisogno”.

Il diabete avanza più in fretta nei Paesi a basso e medio reddito

Medici senza frontiere sottolinea che il diabete oggi colpisce quasi mezzo miliardo di persone in tutto il mondo, e che negli ultimi 30 anni i pazienti sono quasi raddoppiati, con una accelerazione nei Paesi a basso e medio reddito rispetto a quelli ad alto reddito. Si stima che entro il 2045 il numero di persone con diabete aumenterà a livello globale del 51%, con il maggiore aumento previsto in Africa (143%).

Per questo è indispensabile avere a disposizione più insulina e a condizioni di prezzo più accessibili. Commenta Brian Nyagadza, coordinatore medico di Msf nello Zimbabwe: “Come medico, è scoraggiante vedere come, nonostante l’insulina abbia un secolo di vita, per molte persone procurarsela sia ancora un percorso a ostacoli. Le barriere all’accesso all’insulina lasciano molte persone senza altra scelta che razionare il farmaco, lasciandole ad alto rischio di sviluppare complicazioni potenzialmente letali legate al diabete. È necessario adottare misure urgenti per ampliare l’offerta sul mercato di insulina di qualità a prezzi più convenienti”.