“La famiglia e il diabete” è stato il tema del World diabetes day 2018, Giornata mondiale del diabete, il 14 novembre, ma lo è anche per il 2019. L’importanza dell’argomento è tale che la International diabetes federation (Idf) ha deciso di estendere su due anni questa campagna, che culmina nello World diabetes day, ma che si articola in un lavoro condotto lungo il corso di tutto l’anno.

Lanciata da International diabetes federation (Idf) e Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel 1991, la Giornata mondiale del diabete è infatti la più grande campagna mondiale di informazione e sensibilizzazione sul diabete, rivolta a popolazione e istituzioni, e coinvolge oltre un miliardo di persone in più di centosessanta Paesi (Italia compresa). Dal 2007 l’evento -che prevede convegni, screening glicemici nelle piazze, spettacoli, iniziative informative varie in tutto il mondo- è stato riconosciuto, in seguito a una risoluzione dell’Onu, “Giornata delle Nazioni unite” ed è simbolicamente rappresentato dal logo del cerchio blu, che sta a indicare la consapevolezza di che cosa sia il diabete. Scopo è sia far conoscere il problema a tutti sia favorire azioni efficaci che servano ad affrontarlo. Si svolge tutti gli anni proprio il 14 novembre in memoria di Frederick Grant Banting, il ricercatore, nato in quel giorno, che nel 1922, insieme con Charles Herbert Best, scoprì l’insulina.

Ogni anno viene scelto un tema principale legato al diabete sul quale si vuole puntare l’attenzione. La Idf sul proprio sito spiega perché sia stato scelto “famiglia e diabete”, “The Family and Diabetes”, ritenuto così importante da coprire ben due edizioni dello World diabetes day.

Idf intende infatti sviluppare nel corso di questi due anni una campagna per far crescere la consapevolezza dell’impatto che il diabete ha sulla famiglia e promuovere il sostegno a chi deve fronteggiare questa condizione. Contemporaneamente, la campagna intende mettere in primo piano il ruolo essenziale della famiglia nella gestione, cura, prevenzione ed educazione sul diabete.

La International diabetes federation si rivolge sia agli individui (diabetici e no), sia alle associazioni, sia alle istituzioni, per far crescere la conoscenza della problematica nelle persone, ma anche per sollecitare interventi concreti, anche a livello governativo, per affrontare un problema sanitario e sociale globale quale è ormai il diabete.

Per Idf la famiglia è essenziale sia perché tutte le famiglie possono essere coinvolte dal diabete, la cui diffusione è in continua crescita, sia perché proprio la famiglia, se resa consapevole della portata del problema, può avere un ruolo chiave tanto nella buona gestione della patologia quanto nella prevenzione.

Idf ricorda che il diabete riguarda praticamente tutte le famiglie. La patologia è infatti in continua crescita ed è noto che, quando a una persona viene diagnosticato il diabete, anche chi gli sta vicino ne è inevitabilmente coinvolto.

Oggi, secondo i dati di Idf, oltre 425 milioni di persone hanno il diabete. La maggioranza di loro ha un diabete di tipo 2 -sottolinea la International diabetes federation- una forma della patologia che in larga parte si può prevenire, attraverso una regolare attività fisica, un’alimentazione salutare ed equilibrata, la promozione di comportamenti corretti, la creazione di ambienti di vita sani. Secondo Idf, dunque, proprio la famiglia ha un ruolo chiave da giocare nel contrasto di molti fattori di rischio di diabete di tipo 2  e deve quindi essere sostenuta con progetti di educazione e con risorse e aiutata a vivere in ambienti e condizioni salutari.

Idf sottolinea ancora che nel mondo una persona con diabete su due non è stata diagnosticata e ribadisce che diagnosi precoce e trattamento tempestivo sono fondamentali per prevenire le complicanze del diabete e ottenere risultati positivi in termini di salute.

Tutte le famiglie sono potenzialmente attaccabili dal diabete: quindi, la conoscenza dei sintomi e dei fattori di rischio per tutti i tipi di diabete è indispensabile per favorire l’individuazione precoce della patologia e quindi predisporre al più presto gli interventi di cura necessari. Ecco perché è importante che tutte le famiglie siano bene informate sul diabete.

Esiste poi la questione, molto critica, dei costi per la cura del diabete, che chiama in causa chi è deputato a prendere decisioni in materia di politica sanitaria. Il diabete -nota infatti Idf- può essere assai costoso sia per i singoli sia per le famiglie. In molti Paesi il costo dell’insulina e il monitoraggio quotidiano della glicemia assorbono da soli metà del reddito medio disponibile di una famiglia e un accesso regolare ed economicamente sostenibile ai farmaci e alle terapie essenziali è fuori portata per molti (anzi, si legge nella presentazione della Giornata, “too many”, cioè ”troppi”). Rafforzare e migliorare l’accesso a cure e medicine è urgente per evitare costi crescenti per gli individui e per le loro famiglie, che hanno un forte impatto sulla loro salute.

Idf: il supporto della famiglia nella cura del diabete si è dimostrato avere un effetto sostanziale nel migliorare la condizione di salute delle persone con diabete.

L’educazione, l’informazione, la conoscenza e la consapevolezza possono fare molto per affrontare positivamente il diabete, sia per prevenirlo, sia per gestirlo bene, tenendo lontane le complicanze. Ma -osserva la Idf- meno di una persona su 4 membri di una famiglia ha accesso a programmi di educazione sul diabete. Un rapporto che deve essere sostanzialmente migliorato. Perché -argomenta Idf- è dimostrato che il supporto della famiglia nella cura del diabete ha un effetto decisivo nel migliorare la salute delle persone con diabete. Per questo è così importante che l’educazione e la promozione della corretta autogestione del diabete siano accessibili a tutte le persone con diabete e alle loro famiglie, per ridurre l’impatto emozionale e psicologico della patologia, che può poi sfociare in una cattiva qualità della vita.

Di tutte queste tematiche si occupa anche il World diabetes day 2019. Per saperne di più, si può consultare il sito della International diabetes federation.