Se la mamma va in sovrappeso nei primi tre mesi di gravidanza, il rischio di diabete gestazionale cresce. Proprio quel primo delicato trimestre -come hanno dimostrato diverse ricerche- è decisivo per prevenire il Gdm (Gestational diabetes mellitus), come spesso viene definito dai medici, utilizzando l’acronimo inglese, il diabete gestazionale.
L’aumento di peso corporeo va tenuto sotto particolare controllo proprio perché nei primi mesi l’organismo della donna tende ad accumulare grasso in misura superiore alla norma. L’incremento ponderale è infatti riconducibile, per almeno il 30%, all’accrescimento del grasso materno e l’aumento eccessivo di peso nel primo trimestre di gravidanza è riferibile a una formazione di tessuto adiposo superiore a quella fisiologica.
Un eccessivo aumento di peso nei primi tre mesi di gravidanza causa una riduzione della sensibilità insulinica e può aprire le porte al diabete gestazionale.
Perché questo fattore diventa un elemento di rischio di diabete gestazionale? Il problema nasce perché l’eccesso di peso riduce la sensibilità insulinica in misura maggiore rispetto a quella che la condizione di gravidanza fisiologicamente comporta. Ne consegue una incapacità delle cellule beta a secernere una quantità di insulina adeguata a compensare la resistenza insulinica, che si instaura normalmente con l’avanzare della gravidanza.
Quindi, il consiglio da dare sempre alla futura mamma è quello di sorvegliare con grande attenzione il proprio peso, sottolineando il rischio che l’aumento eccessivo, proprio nella prima fase della gravidanza, causi il diabete gestazionale. La seconda raccomandazione da fare è quella di rivolgersi subito al proprio ginecologo se ci si accorge che si sta accumulando qualche chilo di troppo. Sarà lui poi a valutare se sia il caso di un approfondimento presso il diabetologo.
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