Diabete, sport e informazione sono stati protagonisti di due recenti iniziative che hanno animato il mondo associativo legato al diabete: la quarta Diabetes Marathon, promossa all’inizio di aprile dall’Associazione diabete Romagna (nella foto sopra, alcuni partecipanti alla manifestazione) e il secondo Premio giornalistico Sid (nella foto sotto, le giornaliste vincitrici del concorso, Degano a sinistra e Masoero Regis a destra). Si tratta di due iniziative che avevamo preannunciato su questo sito: potete leggerne rispettivamente qui e qui.

Per chi ha il diabete, sport e informazione sono due strumenti importanti per gestire al meglio la propria condizione: il primo perché, se praticato con regolarità e nel modo corretto, può diventare quasi una medicina, in quanto aiuta a tenere sotto controllo l’equilibrio glicemico e dà gratificazione psicologica (tra i vari articoli sul tema, vi segnaliamo questo e questo); la seconda, se fatta con rigore e chiarezza, contribuisce ad acquisire conoscenza e consapevolezza di che cosa sia il diabete e di come lo si possa affrontare bene. Questi principi hanno guidato, rispettivamente, l’associazione di volontariato romagnola e la Società italiana di diabetologia nell’organizzare gli eventi che si sono da poco conclusi.

La quarta volta della Diabetes Marathon

La quarta edizione della Diabetes Marathon (evento che non si esaurisce nel giorno delle competizioni clou di maratona, ma che si articola su più giornate e in diverse città attraverso varie iniziative di carattere non soltanto sportivo, ma anche educativo, culturale e ludico) ha visto la partecipazione di alcune migliaia di persone e ha permesso di raccogliere fondi da destinare soprattutto al sostegno di bambini con diabete, per i quali l’Associazione organizza campi-scuola educativi nel territorio forlivese e romagnolo. Gli organizzatori di Diabetes Marathon hanno dichiarato che “il ricavato della manifestazione contribuirà a migliorare la vita di adulti e bambini con diabete, finanziando personale sanitario, strumentazione e campi formativi per famiglie”. Quattro città sono state coinvolte nell’evento: Forlì (dove ha sede l’Associazione diabete Romagna e dove si è disputata la vera e propria Marathon), Cesena, Cesenatico, Rimini.

Per quanto riguarda la parte agonistica della manifestazione, che ha visto in gara 350 podisti, sono risultati vincitori: prima classificata per la 10 km femminile Elena Briganti, Altletica Gran Sasso; per la 21 km Daniela Ferraboschi, Atletica Casone Noceto; primo classificato per la 10 km maschile, A. A. Sang Mendy, Edera Forlì; primo classificato per la 21 km maschile Matteo Sacchetti, individuale.

Per saperne di più, potete collegarvi al sito dell’Associazione diabete Romagna.

Due giornaliste vincono il 2° Premio Sid

Il Premio giornalistico “Sid Diabete Ricerca” è stato ideato dalla Società italiana di diabetologia con lo scopo “di riconoscere e stimolare la corretta divulgazione scientifica di tematiche riguardanti il diabete mellito”. E intende premiare la capacità di comunicare temi riguardanti il diabete e di fare informazione sul diabete “con competenza, rigore, sintesi, completezza di contenuti, chiarezza di linguaggio e capacità di divulgazione delle notizie”.

Per questa seconda edizione del concorso, questi requisiti sono stati ritrovati nei lavori di due giornaliste, alle quali è stato consegnato il premio di 2000 euro nel corso del recente convegno Sid del marzo scorso “Panorama diabete” a Riccione: Giulia Masoero Regis per l’articolo “Diabete pediatrico, la tecnologia che migliora la qualità di vita’”, pubblicato su Ok Salute, ed Eleonora Degano per l’articolo “Cani per diabetici, un super olfatto che migliora la qualità della vita”, pubblicato su National Geographic.

La giuria era formata dal professor Giorgio Sesti, presidente della Società italiana di diabetologia, dal professor Francesco Purrello, presidente eletto della Sid, dal professor Enzo Bonora, presidente della fondazione Sid Diabete Ricerca e past president della Sid, da Elvira Naselli, giornalista de La Repubblica e da Adelisa Maio, giornalista dell’Agenzia AdnKronos.