Come praticare una corretta attività fisica con il diabete? Sappiamo che questa salutare abitudine fa parte integrante della terapia per il mantenimento di una buona condizione di salute, ma bisogna anche scegliere bene come e quando metterla in atto. Una prima risposta alla domanda è che l’attività fisica con il diabete deve essere svolta con regolarità, in sintonia con le caratteristiche della singola persona e delle condizioni del suo diabete, secondo i consigli del diabetologo e sulla base di alcuni principi e linee guida di valore generale.
Praticare una equilibrata e regolare attività fisica con il diabete è importante per gestire al meglio la propria condizione: le linee guida generali da seguire per poter poi scegliere il tipo di esercizio più adatto alla singola persona.
Su questo tema recentemente la Conferenza Stato-Regioni ha approvato un documento con le “Linee di indirizzo sull’attività fisica – Revisione delle raccomandazioni per le differenti fasce d’età e situazioni fisiologiche e nuove raccomandazioni per specifiche patologie”, elaborato dal Tavolo di lavoro intersettoriale per la promozione dell’attività fisica e la tutela della salute nelle attività sportive, istituito nel 2019 dal ministro della Salute.
Il testo riguarda direttamente le persone con diabete ed è stato infatti citato e commentato nella relazione che il Ministero della Salute ha presentato qualche settimana fa al Parlamento in materia di “Stato delle conoscenze e delle nuove acquisizioni in tema di diabete mellito”.
Le linee guida sull’attività fisica che deve accompagnare una sana alimentazione e una terapia adeguata seguono le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms, World health organization) per i bambini fino a quattro anni di età e per la popolazione da cinque anni in su.
Il documento sottolinea l’importanza dell’attività fisica nella prevenzione e nella gestione delle principali patologie croniche non trasmissibili (di cui il diabete è un paradigma) quale strumento terapeutico necessario per migliorare lo stato di salute fisica e mentale e per garantire un maggiore benessere della popolazione e una migliore qualità della vita.
In particolare, ecco quali sono le principali raccomandazioni riguardanti l’attività fisica con il diabete di tipo 2.
Raccomandazioni e suggerimenti per una corretta attività fisica con il diabete di tipo 2
- L’ attività fisica dovrebbe essere svolta possibilmente ogni giorno cercando di evitare due giorni consecutivi di inattività
- Camminare per almeno 30 minuti al giorno (individualmente o in gruppi) riduce il rischio di sviluppare il diabete nei soggetti affetti da sindrome metabolica
- È importante interrompere regolarmente (per esempio, ogni 20-30 minuti) il tempo trascorso in posizione seduta e/o reclinata
- I pazienti adulti con un buon controllo glicemico possono praticare in sicurezza molte attività, compresi vari tipi di sport, previa idonea valutazione medica
- Per i pazienti anziani è necessario consigliare esercizi adattati, per tipologia e intensità, a particolari condizioni e limiti oggettivi.
Perché conviene svolgere esercizio fisico regolarmente?
Le linee di indirizzo ricordano anche che l’attività fisica nel paziente diabetico comporta numerosi benefici. Eccoli.
- Per l’apparato cardiovascolare si riscontra un miglior controllo della pressione arteriosa e delle aritmie, minore viscosità ematica e aumento dell’attività fibrinolitica, con conseguente riduzione degli eventi cardio e cerebrovascolari maggiori
- A livello metabolico, è possibile osservare un miglior controllo del peso corporeo, calo ponderale (soprattutto nel paziente sovrappeso o obeso), miglior controllo glicemico e del profilo lipidico
- A livello dell’apparato muscolo-scheletrico, viene preservata o ritrovata la funzionalità osteo-articolare grazie all’aumento della forza e della resistenza muscolari
Oggi però in Italia troppo poche persone con diabete praticano una regolare attività fisica
Il Ministero riporta però dati non confortanti sull’abitudine all’esercizio fisico delle persone con diabete. Sono quelli registrati dal Sistema Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia), programma continuo di sorveglianza nella popolazione italiana di età 18-69 anni sui principali fattori di rischio comportamentali (sedentarietà, scorretta alimentazione, fumo, alcol, rischio cardiovascolare, sicurezza domestica, screening oncologici eccetera), affidato dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) del Ministero della Salute al Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità.
Dai dati del Sistema Passi 2017-2020 emerge infatti che i diabetici che fanno attività fisica moderata o intensa, aderendo ai principi delle linee guida, sono solamente il 20,5%.
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