La International diabetes federation ha stilato un elenco di 9 buone abitudini alimentari contro il diabete di tipo 2: per prevenirlo o per tenerlo sotto controllo quando c’è già.
La lista delle 9 buone abitudini alimentari contro il diabete di tipo 2 da raccomandare alla popolazione è pubblicata sulla settima edizione del rapporto Diabetes Atlas dell’Idf, disponibile qui (ma non in lingua italiana). Si tratta di buoni consigli, proposti da un autorevole organismo internazionale che rappresenta oltre 230 associazioni del mondo del diabete, distribuite in 170 Paesi. Idf è anche associata con il Dipartimento di pubblica informazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità e promuove tutti gli anni, con Oms, la Giornata mondiale del diabete, evento ufficiale riconosciuto dall’Onu.
Le raccomandazioni alla popolazione sulle 9 buone abitudini alimentari contro il diabete di tipo 2 sono suggerimenti di validità generale che ciascuno può mettere in pratica adattandoli alla propria condizione personale secondo il parere del proprio medico. Eccoli qui di seguito.
Raccomandazioni per un’alimentazione sana per la popolazione generale
1. Optare per acqua, caffè e tè al posto di un succo di frutta o di altre bevande zuccherate
2. Mangiare almeno tre porzioni di verdure ogni giorno, comprese quelle a foglia verde
3. Mangiare fino a tre porzioni di frutti freschi al giorno
4. Scegliere noci, frutta fresca, yogurt non zuccherato, se si vuole uno snack
5. Limitare l’assunzione di alcol a un massimo di due bicchieri al giorno
6, Scegliere porzioni di carne magra bianca, di pollo o di frutti di mare al posto di carne rossa o lavorata
7. Preferire il burro di arachide al cioccolato da spalmare o alla marmellata
8. Consumare pane, riso o pasta integrali al posto di pane, riso o pasta bianchi
9. Preferire grassi insaturi (olio di oliva, di colza, di mais, o di girasole) al posto di grassi saturi (burro, burro chiarificato, grassi animali, olio di cocco, olio di palma)
Le raccomandazioni sulle buone abitudini alimentari contro il diabete di tipo 2 sono accompagnate nel rapporto Diabete Atlas da alcune considerazioni sulle cause della patologia che mettono in evidenza, appunto, l’importanza degli stili di vita nel favorirne l’insorgenza, quando sono sbagliati, o nel contrastarla quando sono salutari.
Gli stili di vita sbagliati tipici dei nostri tempi, come alimentazione basata su cibi grassi e bevande zuccherate e vita sedentaria, sono associati a un più alto rischio di sovrappeso e obesità e quindi di sviluppo di diabete di tipo 2.
Vi sono molti fattori che influenzano lo sviluppo del diabete di tipo 2- argomenta il documento della Idf- ma è evidente che determinanti sono i comportamenti comunemente associati ai processi di urbanizzazione: tra questi, il consumo di cibi lavorati e ad alto contenuto di grassi, bevande zuccherate e carboidrati raffinati.
Allo stesso tempo i modi di vita moderni sono caratterizzati da inattività fisica e sedentarietà. Cattiva alimentazione e scarse esercizio fisico insieme sono associati a un più alto rischio di sovrappeso e obesità e quindi di sviluppo di diabete di tipo 2. Secondo Idf, tutta la popolazione mondiale deve cambiare i suoi comportamenti, modificando la propria alimentazione e aumentando il livello di attivitò fisica praticata. Le nove raccomandazioni fanno parte di questa campagna dell’Idf per esortare la popolazione a intraprendere una dieta sana e per aiutare le persone con diabete a mantenere uno stabile controllo della propria condizione, prevenendo i rischi di complicanze del diabete.
Ma la International diabetes federation comprende bene che non basta rivolgersi alle persone, agli individui, o alla popolazione, per ottenere risultati importanti e duraturi. E infatti ha come missione anche quella di sollecitare contemporaneamente le istituzioni a mettere in atto programmi di prevenzione del diabete di tipo 2 nell’ambito dei servizi sanitari nazionali.