Alla retinopatia diabetica è dedicata la Giornata mondiale della vista, in programma il 13 otttobre. Questa iniziativa di informazione e prevenzione è promossa dall’Organizzazione mondiale della Sanità, dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità – Iapb  e dall’Unione mondiale dei ciechi (in Italia rappresentata dalla Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, Uici).

La Giornata ha in generale lo scopo di contribuire a prevenire le malattie oculari, ma per quest’anno ha scelto di concentrare l’attenzione sulla retinopatia diabetica, tra le più gravi complicanze di un diabete non controllato, che in Italia rappresenta la prima causa di cecità tra persone in età lavorativa.

La Giornata in Italia è organizzata da Iapb Italia onlus e interessa molte città grazie a varie iniziative di informazione e prevenzione, con particolare attenzione verso le persone con diabete, a cui sarà rivolto l’invito a farsi controllare la vista almeno una volta l’anno. La locandina della Giornata segnala il numero verde 800.068506, messo a disposizione per consultazioni oculistiche gratuite, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13. Questo è il messaggio che rivolge ai cittadini diabetici: “Non lasciare che il diabete ti porti via anche la vista, Fatti vedere. La retinopatia diabetica è nel nostro Paese la principale causa di cecità in età lavorativa. Se sei diabetico, anche in assenza di sintomi, fai una visita dall’oculista almeno una volta l’anno”.

Anche le farmacie sono coinvolte nella campagna: i farmacisti esporranno bene in evidenza la locandina e saranno a disposizione dei cittadini per rispondere a domande e dare informazioni.

Sid: “Si ritiene che dopo 20 anni di diabete circa il 70% dei diabetici presenti una forma di retinopatia. La retinopatia diabetica è la complicanza microvascolare più comune del diabete, interessa il 3-4% della popolazione europea”.

Secondo la Società italiana di diabetologia (fonte “Il diabete in Italia”). “la probabilità di sviluppare una retinopatia diabetica è legata alla durata del diabete e più del 50% dei pazienti con diabete tipo 1 e il 30% di quelli con diabete tipo 2 sviluppano, nel tempo, delle alterazioni retiniche. Si ritiene che dopo 20 anni di diabete circa il 70% dei diabetici presenti una forma di retinopatia. La retinopatia diabetica è la complicanza microvascolare più comune del diabete, interessa il 3-4% della popolazione europea e il rischio relativo di svilupparla è maggiore in coloro che sono affetti dal diabete tipo 1”. La Sid ricorda che “i fattori di rischio che maggiormente si associano a una comparsa più precoce della retinopatia diabetica e a una sua evoluzione più rapida sono la durata del diabete, lo scompenso glicemico e l’eventuale ipertensione concomitante”.

Iapb: “È fondamentale eseguire visite oculistiche periodiche di controllo, per monitorare la malattia
 e intervenire precocemente”.

Iapb Italia ha realizzato una brochure informativa (contenuti scientifici a cura del Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva) con informazioni specifiche dedicate alle principali patologie oculari (la potete trovare sul sito di Iapb). Riportiamo qui di seguito la parte che riguarda la retinopatia diabetica.

Cos’è

Il diabete è una malattia metabolica dovuta ad un aumento del glucosio nel sangue (iperglicemia) a causa di una produzione più o meno ridotta dell’insulina, l’ormone secreto dal pancreas. La retinopatia diabetica è una complicanza frequente del diabete ed è legata ad alterazioni vascolari della circolazione retinica. Nei Paesi industrializzati è la principale causa di ipovisione e cecità nei soggetti in età lavorativa (20-65 anni). Si riconoscono due forme: non proliferante (tipica delle fasi iniziali, si presenta con microemorragie e microaneurismi, raramente con aree dove si ha un insufficiente apporto di ossigeno); proliferante, la forma più grave.

In quest’ultimo caso si formanonuovi vasi che possono sanguinare, causando emorragie più o meno massive, distacco di retina sino alla cecità, glaucoma neovascolare.A volte si può sviluppare un edema maculare (accumulo di liquido sotto la retina) che può ridurre in maniera significativa le capacità visive.

Diagnosi e prevenzione

La comparsa della retinopatia diabetica è strettamente legata alla durata del diabete e al suo controllo metabolico. Ulteriori fattori di rischio sono l’ipertensione sistemica, la gravidanza, il fumo, lo stress, le diete ricche di zuccheri, i grassi e i fattori genetici.

Per ridurre o prevenire la retinopatia diabetica occorre soprattutto controllare il diabete, così comevanno corretti anche gli altri fattori di rischio. È fondamentale eseguire visite oculistiche periodiche di controllo, per monitorare la malattia
 e intervenire precocemente quando compaiono i segni di ischemia della retina (zone retiniche in cui scarseggia l’ossigeno, evidenziabili alla fluorangiografia).

Terapia

Il trattamento medico della retinopatia diabetica ha lo scopo di normalizzare i valori della glicemia, della pressione arteriosa e di eliminare tutti i potenziali fattori di rischio, per arrestare o almeno rallentare la progressione del danno alla retina.Il trattamento parachirurgico prevede l’utilizzo del laser: si “bruciano” le aree ischemiche della retina contrastando la produzione delle sostanze (fattori di crescita angiogenici) che favoriscono la formazione dei neovasi dannosi. Infine, il trattamento chirurgico consiste nella vitrectomia ossia nella rimozione del gel vitreale (che riempie gran parte del bulbo oculare) infarcito di sangue e nella rimozione di membrane neovascolari che si possono presentare nelle forme più gravi di retinopatia diabetica, causando il distacco della retina.